MESSINA – Completata la fase del confronto sulla riqualificazione del waterfront Boccetta-Annunziata, si avvia adesso quella della progettazione. Il bando concorsuale dovrebbe essere pubblicato entro giugno dall’Autorità di Sistema portuale dello Stretto ed entro la fine dell’anno si dovrebbe individuare il vincitore con l’assegnazione della progettazione.
Sempre nelle prossime settimane si dovrebbe sapere se si andrà avanti nella costruzione della palazzina uffici nell’area dove si trovava l’ex teatro in Fiera. I lavori avviati sono bloccati da mesi a causa di una serie di contenziosi intervenuti dopo l’aggiudicazione.
“Nelle previsioni di Prgp (Piano regolatore generale portuale, ndr) quelle aree – dichiara al QdS Mario Mega, presidente dell’Adsp dello Stretto – non prevedono edifici con destinazione uffici ma culturali ricreative e turistiche. Invece lì è stato previsto, prima dell’approvazione del Prgp un palazzo con tutto un piano dedicato agli uffici dell’Autorità. Prendendo atto che nessuno ha manifestato la volontà di modificare la previsione del Prgp ritengo giusto dare la possibilità di realizzare gli uffici da un’altra parte, lasciando quegli spazi ad attività legate alle funzioni stabilite nel concorso di progettazione a servizio della cultura. Togliamo una funzione che sarebbe stata una forzatura rispetto al Prgp”.
Come sottolineato da Mega, quanto emerso dal confronto pubblico “ha aiutato, ma non abbiamo abbandonato l’appalto, stiamo vedendo se tra quelli successivi in graduatoria al primo c’è qualcuno disponibile, se accetta l’edificio si farà, non è una valutazione sulla fattibilità o meno dell’edificio, togliamo solo la funzione. Se nessuno accetta si deciderà se rifare l’appalto o meno, decideranno i progettisti. Sto facendo in questo momento un’operazione di coerenza rispetto agli indirizzi che erano nel Prgp e che sono stati confermati nell’incontro pubblico e cioè che in quelle aree dal Boccetta all’Annunziata non ci devono essere uffici”.
Per la definizione delle linee guida e dei contenuti del concorso, l’Adsp dello Stretto, aveva avviato a gennaio, con il supporto scientifico del Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Messina e gestito dalla società specializzata “Avventura Urbana” di Torino, un percorso di confronto aperto a tutta la città e ai diversi portatori di interesse. Un processo partecipativo strutturato che ha avuto lo scopo di far emergere le visioni, le esigenze e le aspettative del territorio con l’obiettivo di fornire all’Adsp le conoscenze necessarie a strutturare al meglio il bando.
Come è stato più volte sottolineato, il nuovo Prgp approvato nell’agosto 2019 nel tratto di costa tra i Torrenti Boccetta e Annunziata ha individuato tre aree funzionali differenti. La nuova pianificazione non ha definito in maniera particolareggiata le attività che andranno a insediarsi, ma ha individuato destinazioni e funzioni di portata ampia e generale che dovranno poi essere dettagliate attraverso un unico Piano di inquadramento operativo che definirà le diverse attività da insediare. Gli assi strategici di riferimento sono la tutela e valorizzazione dell’ambiente, il miglioramento dell’accessibilità delle aree, la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico. Il percorso partecipativo è stato accolto con favore da Enti, Ordini professionali, associazioni, gruppi, ma sono tornate le perplessità sulla legittimità della procedura e delle competenze sulle aree dell’Adsp che da alcune parti si vorrebbe passassero al Comune.
“Si contesta – spiega Mega – una procedura ampiamente condivisa con l’uscente Amministrazione comunale, una strategia complessiva che è anche passata da un confronto pubblico molto partecipato, apprezzato pubblicamente dai più, anche da quelli che tuttavia contemporaneamente poi tramano per sottrarlo all’Adsp, forse solo responsabile di voler procedere, in attuazione del Piano regolatore portuale vigente, nella massima trasparenza e senza condizionamenti che non si rifacciano ad interessi pubblici e collettivi”.
E visto che siamo in piena campagna elettorale “mi auguro che nelle prossime settimane – conclude il presidente dell’Adsp – si ragioni e ci si confronti sulle attività in corso e programmate, ma con onestà intellettuale e senza mistificazioni”.