CATANIA – “Finalmente, abbiamo ripreso lo scavo meccanizzato in sicurezza”. A parlare è Salvatore Fiore, direttore generale della Ferrovia Circumetnea, in riferimento alla riattivazione della talpa per la realizzazione della galleria in centro storico, troncone lungo circa 800 metri della tratta Stesicoro – Palestro, porzione di quella assai più ampia che vedrà la metropolitana etnea arrivare fino in aeroporto.
Fiore conferma dunque la ripartenza degli scavi per la prosecuzione e la messa in sicurezza di via Reclusorio del Lume, che dunque resterà chiusa al traffico ancora per qualche tempo, non solo per quanto riguarda l’opera, ma anche per quanto riguarda gli edifici circostanti. Operazioni fondamentali per evitare problematiche, soprattutto dopo il crollo del palazzo di via Castromarino, nel 2020 nella notte tra il 19 e 20 gennaio, che ha comportato il lungo stop.
“Siamo all’interno di via Reclusorio del Lume – conferma Fiore. E stiamo procedendo secondo programma”. Lo scavo dovrebbe proseguire per un’altra settimana, dieci giorni circa. Poi ci si fermerà per un po’: “Per attività di manutenzione programmata – spiega il direttore della metropolitana -. Nel frattempo, procederemo con il completamento degli interventi di consolidamento dall’alto, finalizzati proprio ad aumentare la sicurezza nel contesto abitativo esposto allo scavo”.
Terminata questa fase, la talpa riprenderà a scavare: l’obiettivo è arrivare fino in aeroporto entro il 2026. Scadenza che potrebbe essere rispettato, nonostante i ritardi. “Siamo in linea con la nostra programmazione” – assicura Fiore. Che interviene anche sulla presenza di acqua nel cantiere. Una questione, quella delle falde acquifere, non di adesso ma verificatasi già in corso Sicilia e a Cibali. “La galleria di corso Sicilia è sott’acqua per otto metri, la presenza dell’acqua non è un problema, perché già sapevamo di trovarla – dice ancora. La tecnologia ci permette, oggi, di fare cose incredibili”.
Non è tutto: entro l’anno, infatti, dovrebbero partire i lavori per il secondo lotto, lungo circa 4,7 chilometri, e relativo alla tratta Palestro – Fontanarossa. Tra i primi cantieri a veder la luce potrebbe esserci quello nei pressi del Terminal B dell’aeroporto internazionale di Catania. “Negli ultimi anni, abbiamo fatto passi avanti per la mobilità dei passeggeri, aumentando la dotazione dei parcheggi e, soprattutto, caldeggiando l’attivazione della fermata Rfi ‘Fontanaross’”, che ha di fatto collegato tutta la Sicilia al nostro scalo – commenta l’amministratore delegato dell’aeroporto di Catania, Nico Torrisi -. L’arrivo della metropolitana direttamente in aeroporto, dunque – aggiunge – completerebbe questo importante percorso, oltre a offrire un’alternativa sostenibile, in termini di inquinamento ma anche di stress, all’automobile”.