Migranti, il Governo pensa al “decreto flussi”: sanzioni a Ong e “selezione” dei bisognosi

“L’accoglienza ha un limite”, ha tuonato così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel corso della sua informativa di ieri al Senato in riferimento all’emergenza migranti in Italia.

La eco del blocco temporaneo allo sbarco delle navi umanitarie Humanity 1 e Geo Barents al porto di Catania e del rifiuto all’approdo nei confronti di Ocean Viking, con il trasferimento dei migranti in Francia, non si è ancora esaurita e il Governo cerca in tutti i modi di porre un freno all’immigrazione, così come ribadito in campagna elettorale dalla Coalizione di Centrodestra.

Nel suo intervento Piantedosi ha ribadito la necessità di una nuova politica europea sulle migrazioni. Proprio l’Unione Europea, dopo il tentativo di mediazione tra Francia e Italia, starebbe adottando un nuovo documento per la gestione degli ingressi.

Decreto flussi, di cosa si tratta

A tal proposito, l’esecutivo – attraverso gli uffici del Viminale – avrebbe in mente la scrittura di un “decreto flussi” con l’intento di realizzare dei corridoi umanitari dedicati esclusivamente a quei soggetti ritenuti bisognosi.

Nel contempo, però, il Governo sembra indirizzato a valutare l’introduzione di pesanti sanzioni amministrative nei confronti di quelle Ong operanti nel Mediterraneo per trarre in salvo i migranti che tentano la traversata della speranza dall’Africa verso le coste italiane.

Le misure potrebbero portare anche alla confisca delle imbarcazioni utilizzate nelle operazioni di salvataggio.