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Migranti, il cardinale Parolin, il Mediterraneo non dev’essere un cimitero


“Il tema di oggi è il Mediterraneo, sinonimo di incontro e talvolta anche di scontro tra popoli e culture dei tre Continenti che si affacciano su essi. Stasera lo vogliamo guardare anche nella prospettiva dell’incontro di Bari”, promosso dalla Cei dal 19 al 23 febbraio, “non è possibile parlare di Mediterrraneo senza ascoltare le voci cattoliche, musulmane ed ebraiche”.

Lo ha detto ieri il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, ha introdotto questa sera il suo intervento nella sede della Civiltà cattolica alla presentazione di un numero speciale della rivista che propone una fratellanza che porti alla cittadinanza.

Alla presenza del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, Parolin ha ricordato il primo viaggio di papa Francesco, a Lampedusa, nel luglio 2013: “Se la prospettiva è quella di Caino, il Mediterraneo non può che trasformarsi in un grande cimitero”.

“Il riconoscimento della fratellanza – ha proseguito – porta a riflettere sul tema della cittadinanza, sotto il cui diritto tutti godono della giustizia”. Parolin ha ricordato anche l’incontro del Papa con l’imam di Al Azhar Al Tayyeb da cui è nato il Documento sulla Fratellanza umana, “un testo per salvaguardare la pace”.