Politica

Migranti, “Musumeci rinsavito”. Scontro Ammatuna-Razza

“Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, finalmente rinsavito, chiede al presidente Conte la convocazione del Consiglio dei ministri, al quale può partecipare, per affrontare l’emergenza migranti: meglio tardi che mai”.

Lo ha detto ieri Roberto Ammatuna, sindaco di Pozzallo (Ragusa), una delle città siciliane più colpite dal fenomeno migranti.

“Ho sempre indicato – ha aggiunto Ammatuna – questa scelta come la via maestra da seguire e Musumeci, mettendo da parte populismo e vantaggi elettorali, sembra sposare questa ipotesi, da me avanzata da tempo, e se intende intraprenderla sul serio avrà dalla sua parte anche il sindaco di Pozzallo”.

“Ho ricevuto attacchi da tutti i fronti – ha concluso Ammatuna – sostenendo questo percorso istituzionale, ma non mi sono mai tirato indietro perché pensavo, e continuo a farlo, che soltanto con una sinergia fra governo e territori si può affrontare una emergenza di queste proporzioni”.

Ma l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza, che tradizionalmente risponde al posto di Musumeci, non ha gradito l’intervento “pacificatore” di Ammatuna e lo ha bollato come un attacco al Presidente della Regione.

“Mi dispiace – ha risposto indispettito Razza – che il sindaco di Pozzallo, evidentemente solo per problemi politici, non trova di meglio che attaccare il presidente della Regione”.

“Lui più di altri – ha aggiunto – dovrebbe conoscere la realtà degli hotspot visto che proprio in quello della sua città le condizioni di contagio interno sono state elevate e hanno riguardato quasi cento migranti”.

“A lui – ha concluso – e ai tanti altri che oggi appaiono stranamente smemorati, rammento che la sicurezza sanitaria, tamponi compresi, è stata assicurata dalla Regione”.

Per completezza d’informazione va ricordato però che, secondo l’Ufficio statistica del Comune di Palermo, in Sicilia è stato registrato il minor numero di tamponi in rapporto alla popolazione residente e il maggior numero di ricoveri in terapia intensiva dopo la Lombardia.