Cronaca

Migranti, ricorso al Tar per il fermo della nave Sea Watch 4

“Ostacoli amministrativi impediscono ancora a Sea-Watch 4 di tornare a salvare vite, mentre nel Mediterraneo centrale si continua a morire”.

Lo dice Medici senza frontiere in una nota, mentre l’organizzazione partner Sea-Watch, proprietaria della nave, ha presentato un ricorso al Tribunale amministrativo regionale per contestare il fermo amministrativo della nave utilizzata per le operazioni di soccorso ai migranti.

“Mentre Sea-Watch 4 è bloccata al porto di Palermo – afferma Marco Bertotto, responsabile affari umanitari di Msf -, la situazione nel Mediterraneo centrale resta disastrosa: solo questa settimana sono morte venti persone, tra cui due bambini e una donna incinta, mentre altre cinque risultano disperse a seguito dell’ennesimo incidente”.

“E nell’ultimo mese e mezzo – aggiunge l’esponente di Msf – dei nostri team sono tornati per ben quattro volte a svolgere interventi di primo soccorso psicologico ai sopravvissuti delle tragedie nel Mediterraneo”.

“Almeno ottanta persone – ha concluso – sono morte nel Mediterraneo centrale da quando la nave è stata bloccata e altre centinaia sono state respinte forzatamente in Libia, dove potranno subire torture e abusi”.