Politica

VIDEO | Caos all’Ars, scontro Auteri – La Vardera: ecco cosa è successo

Nella puntata precedente, si direbbe se fosse un telefilm, abbiamo visto il deputato regionale Ismaele La Vardera denunciare in Sala d’Ercole fondi pubblici assegnati ad una associazione con sede a casa della madre di un collega parlamentare. La scena è stata parecchio tesa, con il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, che ha spento il microfono di La Vardera prima di invitarlo ad uscire dall’aula e il deputato, ex Sud chiama Nord ed oggi al gruppo misto, che urlava in aula pretendendo di poter terminare il suo intervento nel parlamento più antico d’Europa.

La denuncia in questione riguardava un deputato dello stesso partito del presidente dell’Assemblea regionale siciliana.

Ismaele La Vardera e Carlo Auteri, il caso delle minacce all’Ars

Al termine dei lavori d’aula, martedì 5 novembre, dopo varie battute dalla presidenza al deputato sul metodo di comunicazione di quest’ultimo, definito tra i tanti modi anche “tiktoker” da Gaetano Galvagno, Ismaele La Vardera aveva affermato che “per zittire la mia denuncia gravissima il presidente mi ha interrotto violando la mia insindacabilità di deputato nell’esercizio delle mie funzioni, ma soprattutto è venuto meno nel suo ruolo di terzietà non spendendo una sola parola per la grave denuncia che ho fatto che, guarda caso, riguarda un deputato del suo stesso partito Fratelli d’Italia”.

L’episodio aveva avuto un proseguo che, nel corso della puntata di giovedì 7 novembre di “Piazza Pulita” – il programma condotto da Corrado Formigli su La7 -, ospite il deputato regionale La Vardera ha raccontato anche con un audio sul quale si sente una chiara serie di minacce. Viene così fuori, in diretta televisiva, il nome del deputato di Fratelli d’Italia cui La Vardera faceva riferimento all’Ars prima di vedere spegnere il proprio microfono. Si tratta di Carlo Auteri, vicepresidente del gruppo Fratelli d’Italia all’Assemblea regionale siciliana, eletto nel collegio di Siracusa, classe 1979.

La denuncia

Ismaele La Vardera, dopo il caos che la puntata di “Piazza Pulita” ha scatenato giovedì sera con l’audio delle minacce formulate da Auteri fornito alla trasmissione dal deputato del gruppo misto, si è chiuso in un temporaneo silenzio stampa. Ha però affidato all’Ansa poche ma chiare parole: “Ho incaricato i miei legali – prosegue – di presentare una denuncia-querela per ‘minaccia a corpo politico’ (articolo 338 del codice penale). Norma che punisce chiunque attenti con minacce ai corpi politici e si applica anche alle minacce rivolte al singolo componente di tali organi”.

Dimissioni di Auteri attese dopo le minacce a La Vardera

“Questo atteggiamento – prosegue La Vardera – non è tollerabile da chi, come me, rappresenta la Sicilia e non può e non deve farsi intimidire. Non commento neppure le pseudo scuse di Auteri, che senza un minimo di vergogna rilancia; provo imbarazzo per lui, sperando che il partito prenda le distanze da questo soggetto”. Le parole conclusive di Ismaele La Vardera da Corrado Formigli erano state: “Dopo queste parole, l’onorevole Auteri la prima cosa che possa fare è dimettersi, perché è impossibile che io vado in un parlamento con un collega che mi dice quelle parole li; è il minimo”.

Formigli aveva aggiunto che si attende anche la Presidenza della Regione e la Presidenza dell’ARS, che fanno parte della stessa maggioranza. Nel pomeriggio è arrivata una nota di Galvagno, che commenta: “Condanno fermamente senza se e senza ma ogni forma di violenza o minaccia. Proverò a sentire telefonicamente l’onorevole Ismaele La Vardera per manifestare personalmente la mia vicinanza e solidarietà”.

Note di solidarietà a La Vardera sono invece arrivate dal gruppo del Movimento 5 Stelle all’Ars: “Le minacce del deputato di Fratelli d’Italia Carlo Auteri al collega del gruppo misto Ismaele La Vardera sono inaccettabili, ancora di più se si considera che sarebbero state fatte all’interno del Parlamento regionale siciliano”.

Il Partito Democratico attacca Fratelli d’Italia

Il Partito Democratico, dai cui esponenti parlamentari siciliani è stata espressa analoga linea di solidarietà a La Vardera, prende di mira il partito di Giorgia Meloni con una dichiarazione del segretario regionale Anthony Barbagallo e il capogruppo all’Ars Michele Catanzaro: “Il metodo-Auteri è la punta di un iceberg, è questo il modo in cui il centrodestra costruisce consenso in Sicilia, dove ancora una volta emerge il ‘sistema Fratelli d’Italia’: dopo Cannes e SeeSicily con i milioni di euro inghiottiti nei meccanismi dei finanziamenti al turismo, ecco i soldi alle associazioni dei familiari dei deputati meloniani”.

“Il partito di Giorgia Meloni – proseguono Barbagallo e Catanzaro – continua a scambiare la politica per un ‘affare di famiglia’. Quello che emerge, anche attraverso i toni minacciosi e i metodi utilizzati, è preoccupante: ci aspettiamo una presa di posizione dei responsabili di Fratelli d’Italia in merito a questa vicenda. Così come è necessario un controllo, anche da parte dei vertici dell’Assessorato regionale, sulle procedure adottate per questo finanziamento”.

Il clima invivibile per La Vardera all’ARS

Il deputato dell’Assemblea regionale siciliana non fa più parte di un partito politico. Dopo la rottura con Sud chiama Nord, il leader del partito, Cateno De Luca, a seguito della bagarre in Sala d’Ercole tra La Vardera e Galvagno, aveva espresso solidarietà al presidente dell’Ars. La Vardera aveva lasciato Sud chiama Nord dopo l’annuncio a sorpresa da Cateno De Luca di un avvicinamento del suo partito alla maggioranza che governa la Sicilia. Si aggiungono adesso ai fardelli del deputato del gruppo misto, il cui unico collega al gruppo e in ufficio è l’ex co-fondatore di Forza Italia Gianfranco Miccichè, le minacce subìte da un deputato che in teoria dovrebbe incontrare regolarmente nei corridoi di Palazzo dei Normanni, sede dell’Ars.

Minacce a La Vardera, le scuse di Auteri

La reazione di Auteri al caso di minacce è arrivata nelle scorse ore, con un video e un lungo commento sulle pagine social personali.

“In queste ore sono vittima di un attacco su più fronti. Quello che i giornalisti dimenticano di dire, e io stesso non ho avuto la forza di affermare perché assaltato e preso alla sprovvista, è che i fondi di cui parlano si riferiscono al periodo Covid e sono stati erogati ben prima che diventassi deputato regionale.
Sono all’Ars solo dal 18 gennaio 2023″.

“Dalle date capirete da soli quanto sia una polemica strumentale. Mi scuso per i toni utilizzati – che non mi appartengono – con il collega La Vardera, successivi a svariate offese nei confronti di mia madre e di mia moglie. L’onorevole dimentica troppo spesso che non è più in televisione e che le offese personali dovrebbero essere fuori discussione, come peraltro rammentato dal presidente dell’Ars Galvagno durante una recente seduta d’aula”.

“Mi scuso con voi dal profondo del mio cuore per quello che avete ascoltato, mi scuso con mia moglie e soprattutto con mia madre: stanno pagando il fatto di avere un marito e un figlio che ha deciso di fare politica e spendersi per la propria comunità e per un settore, quello della cultura, troppo spesso ritenuto superfluo e che invece va sostenuto. Come fatto con numerose associazioni, eventi e spettacoli che questa terra merita. Andiamo avanti a testa alta sapendo di non aver fatto niente contro la morale e la legge”, ha concluso Auteri.

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