MINEO – Sono 55 mila euro i fondi ricevuti dalla Protezione civile per affrontare la crisi idrica. “Anche se noi ancora non abbiamo una vera e propria emergenza per quanto riguarda l’acqua potabile, ma prima che questa si verifichi tali interventi ci consentiranno di aumentare la disponibilità di idrica e ridurre gli sprechi”, spiega il sindaco di Mineo, Giuseppe Mistretta. In particolare, si tratta del ripristino e della messa in funzione del pozzo comunale Grilli e dell’installazione di un sistema di telecontrollo nel pozzo Lembasi che si trova a Militello in Val di Catania.
Il provvedimento, rientra nelle attività svolte dalla cabina di regia della Protezione civile della Regione Siciliana ed è relativo in materia esclusiva all’approvvigionamento idropotabile e non a quello irriguo: “In seguito alle riunioni, a cui sono stati invitati tutti i gestori di acquedotti e alla quale abbiamo partecipato anche noi, in quanto gestori in proprio, abbiamo chiesto – per aumentare la disponibilità idrica – sia la sistemazione del pozzo Grilli che è un pozzo che va ripristinato con un intervento di manutenzione straordinaria sull’impianto elettrico e sulla pompa di sollevamento, e con una pulizia al fine di migliorarne l’efficienza e rimetterlo in funzione così da aumentare la dotazione di acqua per il nostro comune, e di un altro intervento che è il telecontrollo del pozzo Lembasi che c’è a Militello e che porta acqua nei serbatoi del comune di Mineo”.
In pratica, i fondi ricevuti saranno utilizzati anche per telecontrollare il pozzo Lembasi da Mineo riducendone la portata quando i serbatoi saranno pieni o durante la notte quando i consumi diminuiscono, efficientando l’utilizzo di quest’acqua ed evitando gli sprechi. “In questo momento infatti – continua il primo cittadino – si fa tutto in maniera manuale e ovviamente l’acqua arriva nei nostri serbatoi e da lì viene distribuita. Questo però fa sì che non ci sia un utilizzo appieno della risorsa idrica o che l’acqua venga sprecata perché magari i serbatoi si riempiono e la pompa continua a tirare. Invece, in questo modo, con un’operazione di telecontrollo salvaguardiamo le risorse idriche e riduciamo anche i costi”.
Inoltre, il sistema di telecontrollo servirà anche a verificare quanta acqua sarà arrivata – dal momento che il comune prende tale risorsa da più sorgenti – con una gestione del pozzo Lembasi “intelligente” e che ne consentirà la sua riattivazione quando ci sarà effettivamente la necessità. “Questo è quello che faremo e per cui sono stato nominato soggetto attuatore – continua Mistretta –. Noi abbiamo partecipato ai vari tavoli e agli incontri sull’emergenza idrica e abbiamo fatto richiesta anche per questo tipo di intervento che per noi era necessario: la nostra richiesta è stata accolta. Nella fattispecie, avendo noi la gestione dell’acqua sono stato nominato soggetto attuatore in quanto sindaco, perché lo prevede la procedura della Protezione civile”.
Ma sul fronte dell’emergenza in agricoltura e zootecnia, invece, ancora nessuna risposta alle richieste che sono state fatte come Comune di Mineo. “Ricordo che gli incontri sono stati unici – sia per la crisi idrica in agricoltura che per quella idropotabile – e che noi abbiamo avanzato proposte per entrambe le aree. Ma sugli interventi in agricoltura registriamo un assoluto silenzio da parte delle istituzioni regionali e nel frattempo abbiamo difficoltà serie con agrumeti che vengono abbandonati, e con gli allevamenti che non hanno più acqua e per cui sono stato contattato dagli allevatori che non sanno più come far fronte al problema di abbeveramento dei capi di bestiame. Su questo non abbiamo assoluta risposta”, conclude il sindaco di Mineo, Giuseppe Mistretta.