Agricoltura

Per la canapa un ruolo da protagonista nell’agricoltura italiana

Con la firma del relativo decreto di istituzione, attesa da tutti gli operatori del settore, nei giorni scorso è stato creato presso il Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, il Tavolo di Filiera della Canapa. Ne abbiamo parlato direttamente con il sottosegretario Giuseppe L’Abbate.

Quali sono i prossimi passi una volta costituito il tavolo per la filiera della canapa?

“Dopo un lungo lavoro di concerto che ho portato avanti nei mesi scorsi e che si è concluso lo scorso settembre, siamo giunti alla designazione dei 48 membri che prenderanno parte al Tavolo e che vede coinvolti i ministeri dell’Interno, della Salute, dello Sviluppo economico, della Difesa e dell’Ambiente, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, le organizzazioni agricole, le associazioni e i portatori d’interesse del settore canapa, le università e gli Enti controllati Agea, Ismea e il Crea. Il coinvolgimento dei diversi ministeri competenti, ci consentirà di affrontare diverse questioni aperte per addivenire ad una conclusione condivisa che possa sostenere e incentivare la filiera e valorizzare tutte le potenzialità della pianta, creando così nuovi posti di lavoro e rendendo sempre più competitive le nostre imprese.

All’inizio del prossimo anno convocheremo la prima riunione del Tavolo per discutere e approfondire congiuntamente le problematiche aperte e capire quali azioni intraprendere, non solo di tipo normativo, ma anche interventi per favorire la filiera, anche attraverso la definizione di un piano di settore. La Legge di Bilancio 2021, peraltro, ci porterà in dote la possibilità di accedere al Fondo per la tutela e il rilancio di alcune filiere, tra cui quella della canapa, con una dotazione di 10 milioni di euro.

L’obiettivo, che ci sta a cuore fin da quando abbiamo lavorato affinché venisse approvata la legge 242, è proprio lo sviluppo di una filiera della canapa.  In tale direzione, è necessario dare contenuti anche in termini di certezza ed unitarietà di azione all’intento del legislatore del 2016, di incrementare e sviluppare la coltivazione della canapa industriale, dando così valore ai tanti operatori che stanno lavorando, non senza difficoltà, per ridare lustro ad un settore che ha visto l’Italia tra i maggiori produttori al mondo.

Avete fatto degli studi sul settore? Quale giro d’affari potrebbe sviluppare la coltivazione della canapa?

“La presenza al Tavolo degli enti vigilati dal Mipaaf va proprio in tale direzione: attivare approfondimenti e avere a disposizione dati certi per poter avviare gli interventi più appropriati per lo sviluppo di questo importante comparto”.

Ci sono dei territori in cui la filiera della canapa potrebbe attecchire di più? In questo senso come è messa la Sicilia?

Per l’Italia tutta si apre la strada per recuperare la leadership del passato, il Tavolo può essere lo strumento che può attivare una serie di percorsi e dare una spinta definitiva ad una moderna filiera della canapa italiana, sfruttando le potenzialità di questa pianta nei più disparati settori di utilizzo e le sue doti dal punto di vista ambientale che la rendono una coltura adatta a combattere l’inquinamento, ridurre gli effetti devastanti dell’uomo sul clima e in generale contribuire a creare un modello sostenibile di sviluppo economico.

Anche a livello regionale ci sono stati diversi provvedimenti legislativi che sono accomunati dal tentativo di incentivare la coltivazione di canapa, in tale direzione non vi è un territorio migliore di un altro, il tutto si gioca sul riuscire a fare squadra”.

Pensate di fare degli accordi con le principali associazioni degli agricoltori per lo sviluppo della filiera? E’ al vaglio del Ministero la possibilità di dare degli incentivi o sgravi per chi coltiverà la canapa?

“Con il Tavolo si potrà avviare un confronto attivo anche in tale direzione grazie alla partecipazione dei referenti degli operatori e portatori di interesse della filiera della canapa, dei rappresentanti delle associazioni di categoria, degli altri ministeri coinvolti e degli enti di ricerca.

Dal punto di vista del sostegno al settore un recentissimo passo è rappresentato dai fondi inseriti nella manovra di bilancio per il 2021 che prevede 10 milioni di euro per il fondo per la tutela e il rilancio di alcune filiere tra cui quella della canapa, ma si sta già lavorando affinché con la nuova PAC, ma anche con i fondi che arriveranno attraverso le strategie del Green Deal o del Recovery plan, il comparto si attivi per utilizzare tutti fondi a disposizione. Infine, uno degli strumenti che abbiamo già a disposizione sono i Contratti di filiera che sono immediatamente attivabili se dietro vi è una progettualità valida”

Dario Raffaele