MESSINA – Il Pums sarà la svolta, ma la rivoluzione nella mobilità cittadina è già iniziata. Lo continuano a ribadire il sindaco Federico Basile e il suo vice Salvatore Mondello, che ha anche importanti deleghe nel settore.
Il Piano urbano della mobilità sostenibile è al vaglio della I e VI Commissione consiliare dopo tre anni di preparazione e attesa per ottenere la Vas. Avrà una prospettiva temporale di dieci anni, darà la possibilità di attirare nuovi finanziamenti e arriva dopo il varo del Pgtu e del Programma dei parcheggi di interscambio. Si aggiunge quindi ad altri decisivi documenti di pianificazione che dovranno interagire con ulteriori trasformazioni inevitabili del tessuto urbano, in vista dei previsti lavori per la realizzazione del Ponte. Legata a questo, tra l’altro, la possibilità di allungare il percorso del tram oltre il capolinea Sud attuale arrivando fino Gazzi, dove dovrebbe esserci la nuova stazione centrale di Messina.
Ci sono 700 pagine con 44 allegati che i consiglieri stanno esaminando e che ruotano su quattro direttrici: mobilità pedonale, quella ciclistica, miglioramento del trasporto pubblico locale, piano sicurezza urbana. Previste più aree pedonali con l’ampliamento di quella del viale San Martino e interventi correttivi sulle altre e tra le novità in periferia sono state individuate 47 “piazze di comunità”, luoghi di aggregazione attrezzati di servizi. Sulla mobilità ciclabile ci sono una serie di progetti per avvicinare la pista del centro urbano a quella del lungomare. Il Pums prevede circa cento chilometri di piste con linee principali e secondarie che portano dai villaggi alle principali direttrici. Durante i lavori di Commissione si potranno proporre correzioni prima dell’approdo in Consiglio.
Non c’è più tempo per le correzioni, invece, per il piano parcheggi d’interscambio perché siamo ormai alla fase conclusiva, ma non per questo si sono ridimensionati i malumori. Il gruppo di FdI si è fatto portavoce del malcontento registrato dalle Municipalità, lanciando nel corso di una conferenza stampa un appello all’Amministrazione per un confronto: “Non vogliamo discutere la valenza dei parcheggi – ha detto il capogruppo Libero Gioveni – perché ormai ci sono, si stanno completando e saranno consegnati alla città. Ma bisogna venire incontro ai residenti, che spesso vivono in palazzi senza parcheggi. Chiediamo ufficialmente e formalmente all’Amministrazione di prevedere il rilascio dei pass per i residenti nelle zone limitrofe ai parcheggi di interscambio”.
“Vogliamo capire – ha aggiunto il consigliere Dario Carbone – come saranno gestiti questi parcheggi e come saranno coinvolti Consiglio comunale e Municipalità. Bisogna ascoltare le esigenze dei cittadini e dei residenti: è normale che il parcheggio Palmara non sia come San Licandro o Zaera Sud. E vogliamo anche capire come ci si coordinerà con i parcheggi automatizzati”.
Debora Buda, vice presidente della IV Municipalità, ha portato avanti le rimostranze di chi abita in centro città, porzione di territorio con più residenti anziani, che spesso sono costretti a parcheggiare a centinaia di metri, a volte con buste della spesa e carichi pesanti. “Mi collego anche al progetto ForestaMe – ha detto Buda – che pesa su questa situazione. Penso agli abitanti ma anche ai commercianti, giornalmente in difficoltà. Da un calcolo approssimativo fatto dagli uffici ci è stato detto che sono stati persi fino a 800 posti auto e in un verbale di commissione funzionari ci hanno detto che il progetto poteva essere fatto in periferia”.
Una situazione simile è stata evidenziata anche per la III Municipalità. “Abbiamo più volte – ha detto il presidente Alessandro Cacciotto – cercato di rappresentare le istanze dei cittadini, soprattutto perché sul nostro territorio insiste la maggior parte dei parcheggi di interscambio. Ormai ci sono, non entriamo nel merito, ma la questione è che nelle periferie bisogna andare incontro alle esigenze dei cittadini. Sui parcheggi Palmara o Viale Europa non discutiamo il loro valore, ma chi abita in zone e in case più vecchie, senza parcheggio, dove dovrebbe lasciare l’auto? È necessario un pass per i residenti”.
L’Amministrazione, per bocca del vice sindaco Mondello, si è detta disponibile ai correttivi, evidenziando però allo stesso modo come vada “compresa l’utilità e la necessità di una politica che disincentiva l’uso dell’auto. Se uno dei parcheggi rimarrà poco utilizzato nulla ci vieta di renderlo gratuito. Va sottolineata poi l’importante opera di riqualificazione che è stata portata avanti nell’area interessata dai lavori”.