MODICA (RG) – Si amplia l’offerta museale al comune di Modica con ben due nuove realtà. Proprio domani, infatti, ci sarà l’apertura di due musei che vanno ad arricchire l’offerta culturale della città e della provincia. Si tratta del museo della Pipa – S.Amorelli e il museo ornitologico faunistico. Il primo sarà ospitato in Corso Garibaldi 58, il secondo presso Palazzo dei Mercedari.
“Il Museo della Pipa, unico nel suo genere – ha sottolineato il primo cittadino di Modica, Ignazio Abbate – aprirà i battenti sabato alle 11:00 e conterrà le realizzazioni di uno dei più famosi maestri pipai internazionali, il nisseno Salvatore Amorelli. Amorelli produce pipe gioiello, mescola materiali preziosi, come la radica e il corno con diamanti, perle e oro. Questo è il motivo per cui le sue le pipe sono entrate a far parte della vita di personaggi importanti come il re saudita HH Abdullah Al-Saud, il Papa Sua Santità Giovanni Paolo II, l’ex presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton, l’ex cancelliere tedesco Helmut Kohl e al fumettista italiano Milo Manara. L’ingresso sarà gratuito e regolamentato da green pass”.
Palazzo dei Mercedari ospiterà invece la collezione messa a disposizione dall’Istituto di Istruzione superiore Archimede che ha dato vita al Museo ornitologico faunistico.
“Alle 16:30 di sabato – ha aggiunto il sindaco Abbate – il taglio del nastro presso Palazzo dei Mercedari che diventa sempre di più polo museale di eccellenza. In esposizione decine di specie volatili custodi dei nostri boschi, delle coste e della campagna iblea. Anche in questo caso l’ingresso sarà sempre gratuito e regolato dall’esibizione del green pass”.
“Siamo orgogliosi per l’apertura di questi altri due poli culturali – ha continuato – che arricchiscono ancora di più l’offerta museale della nostra Città. Dopo quello della medicina, il museo etnografico, l’esposizione entomologa, ora tocca a queste altre due preziose e particolari esposizioni che sono sicuro non mancheranno di attirare tantissimi visitatori”.
Come abbiamo già anticipato qualche settimana fa, inoltre, a queste novità si è aggiunto il museo Tommaso Campailla, ossia il ‘Sifilicomio’ che prende il nome dal medico che inventò le botti per la cura della sifilide. La struttura, che ha aperto i battenti a gennaio, si articola su 4 stanze, recuperate grazie ad un restauro attento e rispettoso dei luoghi. Rinnovati anche gli impianti tecnologici e curati anche gli spazi espositivi che consentono al visitatore di apprezzare al meglio oggetti e reperti di valore storico, che testimoniano l’evoluzione della medicina nel tempo.