A Modica apre il nuovo Museo della Medicina - QdS

A Modica apre il nuovo Museo della Medicina

Stefania Zaccaria

A Modica apre il nuovo Museo della Medicina

venerdì 07 Gennaio 2022

Grazie alla sinergia tra Comune e Movimento 5 Stelle è tornato fruibile il celebre “Sifilicomio Campailla”. Il sindaco Ignazio Abbate: "Orgogliosi di aver arricchito l’offerta culturale della città"

MODICA (RG) – Si arricchisce l’offerta culturale della città di Modica e torna fruibile il nuovo museo della Medicina ‘Sifilicomio Campailla’.

La celebre struttura è stata riaperta proprio qualche giorno fa: ospitato dall’omonimo palazzo già sede dal 1350 dell’antico ospedale della Pietà, poi diventato sifilicomio a partire dal XVII secolo a seguito dell’invenzione delle Botti del Campailla, il Museo è stato riaperto adesso grazie alla sinergia tra comune di Modica e Movimento 5 Stelle, o meglio grazie a Stefania Campo e agli altri deputati regionali.

“Siamo orgogliosi di aver arricchito ulteriormente l’offerta culturale di Modica – ha sottolineato il sindaco di Modica Ignazio Abbate – che negli ultimi anni è cresciuta esponenzialmente. Il Museo Campailla si aggiunge a quello etnografico di Palazzo dei Mercedari, al Museo del Cioccolato e al Museo archeologico di Palazzo della Cultura, al Castello dei Conti, al Chiostro di Santa Maria del Gesù, all’area archeologica di Cava d’Ispica. Sono tutti luoghi di cultura sui quali abbiamo effettuato numerosi interventi dal 2013 ad oggi rendendoli fruibili, migliorandone l’offerta e in alcuni casi ristrutturandoli da zero”.

“Per il Museo Campailla – ha aggiunto il primo cittadino – mi preme ringraziare l’onorevole Campo e per suo tramite tutti i deputati regionali del Movimento 5 Stelle che hanno devoluto 25 mila euro ai Comuni partecipanti a ‘Capitale della Cultura’ e che insieme ai fondi messi a disposizione dal Comune hanno reso possibile tutto ciò”.

Le botti restarono in funzione fino alla metà del novecento – furono sperimentate intorno al 1698 – quando furono sostituite dall’invenzione della penicillina. Si rifacevano alle stufe mercuriali ma con delle migliorie: Tommaso Campailla ha pensato a come rendere inalabili anche i vapori di mercurio, favorendone in tal modo l’assorbimento attraverso l’apparato respiratorio. Bastava aggiungere l’incenso nel braciere, così da stemperare e ridurre la tossicità.

Sarà un museo arricchito dalle tante donazioni effettuate da privati cittadini che hanno messo a disposizione della collettività le attrezzature mediche risalenti a diverse epoche, spesso eredità di parenti medici il cui ricordo viene così perpetrato – ha evidenziato ancora il sindaco Ignazio Abbate – Il Museo sarà aperto ogni giorno, domeniche e festivi compresi, dalle 15:00 alle 19:00 per quanto riguarda l’orario invernale”.

All’interno della struttura, oltre alle botti, si possono ammirare anche un teatro anatomico, uno studio medico e un’esposizione dei antichi strumenti operatori.

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