MODICA (RG) – Aprile è sempre stato il mese della rinascita del turismo a Modica, come in tutta la provincia, in tutta la Sicilia e, molto probabilmente, in tutta Italia. Le prenotazioni con le festività di Pasqua erano numerose e con i vari ‘ponti’, e qualche altro giorno festivo, si andava dritti a settembre senza neanche accorgersene.
Quest’anno, invece, le città sono deserte e uno dei settori più colpiti dalla crisi causata dal Coronavirus è proprio quello turistico. Hotel, bed and breakfast, bar, pizzerie, locali, negozi, il comparto è completamente fermo e serve un aiuto dei vari Comuni per risollevare le sorti del settore.
A Modica, la Giunta municipale ha stabilito una riduzione del pagamento della Tari per le attività ricettive ed un abbattimento della tassa di soggiorno. “Tutti noi sappiamo quanto sia importante per la città di Modica il comparto turistico, uno di quelli trainanti per la nostra economia – ha sottolineato l’assessore comunale al Turismo, Maria Monisteri -. E tutti noi siamo consapevoli di quanto sia stata disastrosa questa situazione per tutte le grandi e piccole imprese legate per vari motivi ai flussi turistici. Come Amministrazione, in passato, abbiamo fatto tanto per supportare il comparto riuscendo a portare Modica ad essere la prima città in Sicilia per incremento turistico.
Oggi non vogliamo certamente abbandonare tutti quegli operatori che hanno fatto tanti investimenti negli anni, per i quali abbiamo pensato a delle proposte concrete che possano rappresentare un ristoro alle loro difficoltà di queste settimane”.
Le decisioni assunte dalla Giunta riguardano quindi una “sensibile riduzione, pari al 70 per cento, della Tari per tutto il 2020 per tutte le strutture ricettive – ha aggiunto Monisteri -. Quindi è stata deliberata la cancellazione della tassa di soggiorno a partire dalla quarta notte consecutiva a Modica. In pratica il turista che prenota per una settimana paga la tassa solo per le prime tre notti, dalla quarta non dovrà più pagarla.
Il minor gettito dell’imposta per l’anno in corso sarà comunque compensato dalle relative minori spese cui tale entrata è vincolata. Riteniamo queste due iniziative utili sia alle strutture ricettive che direttamente ai turisti per incentivarne la presenza quando tutto questo sarà passato.
Realisticamente, per la parte restante del 2020, si dovrà puntare ad un turismo interno, fatto dagli stessi siciliani. Preparandoci alla ripartenza in grande stile nel 2021, quando si riprenderanno tutti quei discorsi interrotti che ci stavano aprendo nuove prospettive di espansione turistica molto importanti”.
Purtroppo non si può di certo pianificare una ripartenza a breve termine ma si potrebbe già pensare a un miglioramento verso la fine dell’anno. La stagione estiva, ovviamente, è già compromessa.