Un “Side scan sonar” per Arpa Sicilia. L’unità operativa complessa dell’area mare dell’ente isolano ha richiesto l’acquisto di tale sistema per le attività di monitoraggio, che vada a sostituire l’attrezzatura attualmente in dotazione, che ha dato segni di malfunzionamento di portata tale da rendere impossibile continuare ad usarlo. Le risorse finanziarie necessarie sono recuperate dai fondi previsti dal piano degli investimenti per il sistema multibeam completo e non utilizzati per tale scopo, nonché degli importi per l’acquisto di imbarcazioni, ad oggi non utilizzati, con i quali sarà possibile integrare le eventuali variazioni sui costi dei materiali per il sistema side scan sonar, già previsti nel piano degli investimenti 2022, per un importo complessivo di circa 170 mila euro.
Il side scan sonar è un apparato sonar attivo studiato per la ricerca e la mappatura nei fondali marini a scopi di archeologia subacquea ed altro. Tale sistema consente, tra i diversi modi d’emissione degli impulsi acustici, il modo panoramico, che irradia impulsi lungo tutto l’arco dell’orizzonte in modo che, se i fondali non sono troppo profondi, l’energia acustica si propaga secondo volumi cilindrici. Si possono così creare le carte nautiche e identificare oggetti sottomarini, ricercare le caratteristiche batimetriche dei siti e indagare le problematiche dell’archeologia marina. Ancora, permette di aiutare a localizzare e identificare gli artefatti di origine antropica subacquee, classificare i fondali base al tipo di materiale di deposito, oltre che rilevare gli elementi di detriti e altri ostacoli sul fondo del mare pericolosi per la navigazione e controllare le installazioni sul fondo marino dell’industria petrolifera e del gas.
La nave pilota, con le apparecchiature che costituiscono la parte di comando ed elaborazione dati del side scan sonar, porta a traino, ad una velocità compresa tra i 2 ed i 6 nodi, un piccolo veicolo leggero che alloggia le parti bagnate del sonar. La veicolo leggero attraverso un cavo speciale di interscambio. Durante il percorso il veicolo leggero emette, a cadenza programmata, segnali acustici impulsivi che illuminano opportunamente il fondo in modo da ottenere una serie di echi di ritorno che generano tensioni impulsive da elaborare per la mappatura del fondale. Grazie a questa tecnologia, si possono coprire vaste aree in poco tempo.
Oltre alla ricerca di relitti, corpi sommersi e strutture artificiali, il sonar a scansione laterale è un insostituibile strumento per acquisire conoscenze sulla morfologia del fondo e determinare la presenza di svariate strutture e forme (canali di corrente, canyon e valli sottomarme, residui di erosione) derivanti da processi erosivi così come di quelle come dune, creste di fondo, megaripple, generate da processi sedimentari. Questo tipo di servizio viene utilizzato in diversi luoghi. Ad esempio, all’interno dei porti, per il controllo del pescaggio minimo, per la stima del dragaggio o come rilievo preliminare; all’esterno dei porti, per il monitoraggio di fenomeni di erosione, habitat sensibili o per osservare l’effetto di un ripascimento di una spiaggia. Ancora, in acque libere come indagine preliminare per le costruzioni marine (parchi eolici, impianti per gas e petrolio, posa di condutture e cavi).