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Prima lo torturano poi lo uccidono con i petardi: la terribile fine di un povero gatto

Tempi duri per gli animali, anche se non soprattutto per i cani e i gatti, amici dell’uomo a quattro zampe per antonomasia. Entrambi, ultimamente, quasi fosse una moda, vengono torturati e uccisi. Con ancora negli occhi la terribile fine di Aron, il cucciolo di pitbull carbonizzato a Palermo dal suo padrone, ecco che, a Morlupo, in provincia di Roma, questa volta è un gatto a dovere fare i conti con la cattiveria umana. Il piccolo felino è rimasto vittima di un brutale atto di tortura per poi essere ucciso con dei petardi.

Scena straziante

Avvisata da una donna, a intervenire sul posto è stata la polizia locale. Sotto gli occhi degli agenti la turpe scena del felino con il pelo bruciato e con la pelle ferita a sangue è stata tremenda. L’Enpa (Ente Nazionale Protezione Animali) intanto è stato messo al corrente della vicenda dalle volontarie delle associazioni locali Calico Odv e Club degli Amici a quattro zampe Odv, che collaborano con la Sezione Enpa di Roma.

Pene più severe

Luogo della tortura i giardini dell’anfiteatro di Piazza Diaz a Morlupo. Quì era stata segnalata la presenza di ragazzi che sparavano botti e petardi. Si tratta dell’ennesimo caso di crudeltà nei confronti degli animali per una escalation che non si fatica a definire inquietante. La presidente nazionale dell’Enpa, Carla Rocchi, ha espresso la necessità di pene più severe e il riconoscimento della pericolosità sociale di chi compie atti di violenza su animali.

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