Sanità

Mortalità perinatale, Sicilia tasso elevato

FIRENZE – In Sicilia ogni 1.000 gravidanze oltre la 28esima settimana di gestazione sono morti in utero o entro sette giorni di vita quattro bambini. 3,5 in Lombardia, zero in Toscana.

La Sicilia è tra le tre regioni che hanno partecipato al progetto Spitoss (Italian perinatal surveillance system), progetto pilota di sorveglianza della mortalità perinatale condotto dall’Istituto superiore di sanità, e finanziato dal Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ccm) del ministero della Salute.

I dati sono stati raccolti dall’1 luglio 2017 al 30 giugno 2019 in 138 presidi sanitari dotati di unità di ostetricia, neonatologia o terapia intensiva neonatale delle tre regioni.

La Toscana ha dunque azzerato la mortalità perinatale evitabile ed è la regione con il più basso numero di morti perinatali, fra le tre che hanno partecipato al progetto. Ma ci sono altri dati significativi che emergono dallo studio e sono quelli che riguardano i parti cesarei: i punti nascita che riferiscono di praticare oltre il 35% dei tagli cesarei (cioè oltre il valore medio nazionale) sono il 10% in Lombardia, il 13% in Toscana e il 69% in Sicilia.

Obiettivo dello studio è stato quello di raccogliere i dati necessari a identificare e monitorare il fenomeno, per descriverne le cause e i fattori di rischio per migliorare la qualità dell’assistenza e contribuire a ridurre le morti perinatali evitabili.