Sono state ascoltate fino a tarda sera alla Squadra mobile di Palermo l’eurodeputata Francesca Donato e la figlia ventenne, Carolina Onorato. Le due donne hanno trovato il corpo senza vita di Angelo Onorato, marito della politica, in una bretella di viale Regione Siciliana a Palermo.
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L’imprenditore 55enne era atteso ieri per pranzo, ma intorno alle 14.30 moglie e figlia, non avendo sue notizie né messaggi, hanno provato a rintracciarlo con il localizzatore dello smartphone. Hanno così trovato il corpo dell’uomo nella sua auto, una Range Rover scura, con la cintura ancora allacciata e una fascetta stretta al collo.
Per il medico legale la morte sarebbe dovuta a soffocamento, ma non si sa al momento se è stato un omicidio o un suicidio. Il Procuratore aggiunto Ennio Petrigni, che coordina l’inchiesta, sta indagando e le ipotesi sono diverse.
Gli investigatori hanno chiesto a Francesca Donato e alla figlia Carolina quali sono stati gli ultimi movimenti della vittima, ma anche se c’erano stati problemi di recente. Sembra che Angelo Onorato avesse confidato a un amico avvocato una preoccupazione economica. Questi si sarebbe presentato agli investigatori per dire di avere ricevuto tempo fa una lettera da Angelo Onorato. Top secret il contenuto, ma pare che parlasse di qualche problema economico per dei contenziosi con alcuni debitori. Ieri mattina Onorato avrebbe avuto un appuntamento di lavoro con un uomo tra Carini e Capaci, in provincia di Palermo.
Francesca Donato ha ribadito alla Polizia che il marito non si sarebbe “mai ucciso” e che “è stato ammazzato”. La Squadra mobile, diretta da Marco Basile, ha ascoltato fino a tardi anche amici e parenti dell’uomo. I rilievi della Polizia scientifica sono proseguiti fino a tardi. Il corpo senza vita dell’uomo è stato rimosso solo poco prima delle 23 e portato alla camera mortuaria del Policlinico. Con ogni probabilità domani verrà disposta l’autopsia sul suo corpo.
Lo sfogo sui social della figlia Carolina che ha trovato il padre, Angelo Onorato, morto con la fascetta stretta al collo.
“Sono state dette cose inesatte, quindi sento la necessità di specificare come stanno le cose: mio padre non si è suicidato, è stato ammazzato. Non era una persona che avrebbe mai lasciato la sua famiglia così, e soprattutto, per come io stessa insieme a mia madre l’abbiamo trovato. Vi dico che non è stato un suicidio ma in omicidio. Che nessuno osi dire o anche solo pensare che mio padre si sia suicidato. Ringrazio davvero tutti per i messaggi di conforto, perdonatemi se non rispondo”.