Ernesto Favara, il 63enne ex pescatore di Marinella di Selinunte accusato dell’uccisione della moglie, Maria Amatuzzo, 29 anni, avrebbe già tentato in passato di porre fine alla vita della donna.
L’uomo, recluso in carcere dallo scorso 24 dicembre per omicidio, avrebbe cercato di strangolare la vittima già il 4 maggio 2021 utilizzando una corda di nylon stretta attorno al collo.
Secondo la ricostruzione dei fatti, all’epoca Favara sarebbe andato a trovare in auto la donna, insieme alle due figlie, davanti alla comunità di Partanna dove si trovava ospite.
Una volta a bordo in compagnia della moglie, l’uomo si sarebbe fermato con una scusa in uno spazzo poco illuminato per tentare poi di strangolarla con la corda. Maria Amatuzzo avrebbe quindi reagito, colpendo il suo aggressore con dei calci.
L’uomo sarebbe riuscito a resistere, bloccandola poi per le gambe. In seguito, avrebbe riaccompagnato la donna in comunità. Successivamente sarebbe scattata la denuncia, con un’operatrice che avrebbe chiamato i sanitari del 118 e i carabinieri.