Lo scrittore francese Jean Teulé, raffinato romanziere che si è affermato, dopo una carriera di fumettista, con il libro “Maledetto Baudelaire!” (Neri Pozza), è morto nella serata di martedì 18 ottobre nella sua casa di Parigi all’età di 69 anni per un arresto cardiaco. Lo ha annunciato oggi la sua casa editrice, Mialet-Barrault Editeurs. Dal 1998 viveva con la sua compagna, l’attrice Miou-Miou.
Jean Teulé era nato a Saint-Lô, Manche, il 26 febbraio 1953. Ha scritto per la televisione, il teatro e il cinema. È autore di numerosi romanzi, diversi dei quali tradotti in italiano da Neri Pozza, come “Il marchese di Montespan”, Fiore di tuono” e “Vita breve di un giovane gentiluomo”. In italiano anche “Il negozio dei suicidi” (Vertigo) e la trilogia sui poeti maledetti: “Rainbow per Rimbaud” (Nutrimenti), “O Verlaine!” (Nutrimenti) e “Io, François Villon” (Neri Pozza). L’autore ha occupato spesso e per lungo tempo i primi posti nelle classifiche francesi, è stato tradotto in molti paesi europei dove gode di una certa notorietà, ed è molto apprezzato dalla critica.
Personaggio eclettico e imprevedibile, Jean Teulé ha iniziato la sua carriera come fumettista negli anni ’80 a ‘Glénat’ con l’adattamento di ‘Bloody Mary’ di Jean Vautrin. Questo album, molto popolare, gli è valso un premio al Festival di Angoulême del 1984. Le sue opere figurative, in stile punk-rock, sono caratterizzate da humour nero, da sberleffi e irriverenza nei confronti dei luoghi comuni e da un personalissimo senso della tragedia. Quasi tutti i suoi personaggi sono intrisi di venature anarchico-nichiliste. In una fase creativa successiva ha cominciato a lavorare su reportage che mescolavano testi, fotografie ritoccate e ancora fumetti.
Un giorno, il regista e presentatore televisivo Bernard Rapp vide le sue opere e gli propose di lavorare con lui in televisione. Dopo qualche tempo, Élisabeth Gille, direttore editoriale di Julliard, entusiasta delle sue apparizioni in tv, lo convocò rivelandogli: “Tu sei uno scrittore, ma ancora non sai di esserlo”. E così Teulé, aiutato ancora una volta dal caso che ha messo sulla sua strada dei buoni consiglieri, ha cominciato a scrivere, debuttando come romanziere nel 1992 con “L’oeil de Pâques”.