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Morto Vito Nicastri, il “re dell’eolico”: era stato processato e assolto nelle indagini su Messina Denaro

È morto Vito Nicastri, imprenditore di Alcamo ritenuto il “re dell’eolico” in Sicilia: era ricoverato nel reparto di Oncologia dell’ospedale Cervello di Palermo da alcune settimane.

Oltre che per la sua attività, Nicastri era noto per le intricate vicende giudiziarie che lo hanno visto protagonista negli anni. Tra le accuse quella di corruzione e perfino di vicinanza al superlatitante Matteo Messina Denaro, tutte finite con l’assoluzione.

Morto Vito Nicastri, il re dell’eolico in Sicilia

Etichettato dal Financial Times come “signore del vento”, da semplice elettricista Vito Nicastri si è trasformato nel pioniere e poi nell’imprenditore di riferimento nel settore degli impianti eolici in Sicilia. Nel corso della sua carriera, è stato al centro di più vicende giudiziarie.

Le vicende giudiziarie

Gli inquirenti sospettavano, in particolare, che il “re dell’eolico” fosse vicino alla mafia trapanese e, in particolare, al boss Messina Denaro. Vito Nicastri, nel 2018, è stato arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa e intestazione fittizia di beni. Anche il pentito Lorenzo Cimarosa avrebbe fatto riferimento – nei suoi colloqui con la magistratura – a presunti rapporti tra l’imprenditore e Cosa nostra trapanese. Il processo, però, si è concluso – dopo una condanna in primo grado – con l’assoluzione in Cassazione nel 2023.

Nel 2020 una nuova accusa per Vito Nicastri: lo avrebbero accusato di aver pagato “mazzette” a dei funzionari regionali in cambio di autorizzazioni per l’installazione dei suoi impianti eolici.

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