Inchiesta

Munnizza in strada, la “cartolina” dalla Sicilia. La soluzione? Si costruiscono nuove discariche

Emergenza rifiuti “ciao ciao”. È bastata una nota del dipartimento acqua e rifiuti della Regione siciliana (l’ennesima) per superare momentaneamente la crisi della “munnizza” che si è ripresentata la settimana scorsa. Sono stati dei giorni infernali quelli vissuti in Sicilia orientale, dove la Sicula trasporti (l’azienda sotto sequestro giudiziario proprietaria della discarica di Grotte San Giorgio) ha smesso di accettare per qualche giorno i rifiuti di circa 250 comuni isolani. Il risultato è facile da immaginare: lunghe file di autocompattatori pieni di spazzatura in attesa di poter conferire e cumuli di rifiuti in strada talmente grossi da invadere le carreggiate e produrre percolato su un asfalto reso rovente dalle prime giornate di caldo estivo.

Perché Sicula Trasporti ha chiuso i battenti

La discarica di Grotte San Giorgio ormai da più di un anno ha raggiunto la saturazione. La Regione cercò di ovviare a questa problematica un anno fa con una “soluzione ponte” che prevedeva il conferimento dell’indifferenziato nella discarica della Sicula trasporti. Ma questa volta i rifiuti sarebbero stati solamente trattati nel Tmb e poi trasportati verso le altre discariche siciliane in grado di poterli abbancare… CONTINUA LA LETTURA. QUESTO CONTENUTO È RISERVATO AGLI ABBONATI

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