NARO (AG) – Grande soddisfazione per il via libera al finanziamento da tre milioni di euro per la realizzazione del depuratore. Un risultato estremamente importante per tutta la comunità che è stato celebrato anche dal sindaco Maria Grazia Brandara.
“Questo – ha commentato il vertice dell’Amministrazione comunale – è il risultato che è possibile raggiungere quando tutti, Ati, Aica, Comune, ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Regione Siciliana, remano nella stessa direzione con lo stesso ritmo e la stessa forza, ma soprattutto con un’unica bussola che indica l’obiettivo. Ringrazio l’Ati con il suo presidente, il collega Mimmo Gueli, il direttore Enzo Greco Lucchino, l’Assemblea dei sindaci e gli uffici dell’Aica per la collaborazione fornita affinché una delle pagine oscure della nostra città venisse finalmente illuminata: Naro avrà il suo depuratore”.
Brandara ha anche voluto ripercorrere il “tortuoso cammino” percorso per arrivare a questo obiettivo. “Il depuratore di Naro – ha affermato Brandara – era stato già finanziato durante la mia prima sindacatura per un importo di 500.000 euro che venne trasferito insieme alle reti. E il depuratore? È stata la prima domanda che ho fatto appena insediata nel 2019. L’acqua scarseggiava e del depuratore neppure l’ombra. Fu allora che scrissi all’allora commissario e da allora cominciai una ostinata, caparbia richiesta del depuratore al ministero dell’Ambiente e della Transizione ecologica a Roma e dell’assessorato all’Energia della Regione Siciliana, ambedue dei precedenti Governi. Ricordo che fu oggetto di un incontro con l’esperto del ministero dell’Ambiente l’ingegner Pezzini che abbiamo avuto a Naro in occasione di cinque giornate di informazione e formazione”.
La mancanza del depuratore, per il sindaco Brandara, tanto è costata ai naresi, alla Sicilia e all’Italia in tema di ambiente e in tema di infrazione e quindi di multe dall’Europa. “Oggi – ha aggiunto la prima cittadina – Naro ha consegnato ai ricordi la carenza di acqua, che veniva annunciata non già dai rubinetti asciutti quanto dalle autobotti tirate fuori dalle rimesse, ricorderete due estati vissute con le nostre vie intasate dal traffico delle autobotti. Ciò non è avvenuto per la comparsa di una miracolosa sorgente generosa, ma perché ho, con carattere, preteso che ai miei concittadini venisse erogata l’acqua cui hanno diritto. Decisivo e risolutivo l’intervento dell’ottimo ingegner Ferrara dell’Aica, che ringrazio”.
“Depurazione e acqua – ha concluso il sindaco Maria Grazia Brandara – significa aver raggiunto il traguardo tanto atteso”.