Una tragedia in famiglia originata, secondo il procuratore capo di Terni, Alberto Liguori, da un “gesto di disperazione, di amore per quanto appare un ossimoro”.
Un medico ottantenne, nella notte di Natale, ha sparato due colpi di pistola alla moglie, una maestra in pensione sua coetanea, perché, gravemente ammalata, stava soffrendo.
E si indaga per capire se l’omicidio possa essere in qualche modo essere stato sollecitato dalla vittima.
Con il pm che lo ha interrogato, il medico ha ammesso le sue responsabilità, “serenamente e con grande dignità”.
Quando il fatto è avvenuto, in casa c’era uno dei figli della coppia, insieme alla fidanzata e alla badante dei due anziani.
Amelia, undicimila abitanti, è, come ha sottolineato la sindaco Laura Pernazza, “sconvolta da questa tragedia che ha colpito una famiglia conosciuta e stimata, non solo nell’ambito professionale, una donna solare, socievole”.