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Vertice Nato, invio armi in Ucraina e appello Cina: tutte le decisioni

Oggi il vertice Nato a Bruxelles per discutere della crisi in Ucraina e per rispondere agli accorati appelli di Zelensky che chiede aiuto, militare soprattutto. Tutte le decisioni prese.

Assistenza militare: ok a invio armi in Ucraina

“Gli alleati oggi hanno deciso di fornire più assistenza all’Ucraina, anche dal punto di vista militare. Tra questi si contano armi anti carro, difese anti missili e droni, che si sono dimostrati molto efficaci”.

Si valuta anche l’opportunità di inviare missili antinave.

La Nato fornirà “assistenza ed equipaggiamenti per aiutare l’Ucraina contro minacce biologiche, chimiche, radiologiche nucleari“. Lo dice il segretario generale dell’Alleanza atlantica Jens Stoltenberg, in conferenza stampa al termine del summit dei capi di Stato e di governo alleati. Questi aiuti “potranno include il rilevamento, la protezione, forniture mediche, come pure addestramento per la decontaminazione e la gestione delle crisi”, spiega.

Gli aiuti finanziari e umanitari

Gli alleati poi assisteranno l’Ucraina con aiuti finanziari e umanitari”. Lo ha detto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg al termine del summit straordinario dell’Alleanza Atlantica mentre secondo un alto funzionario della Casa Bianca a Bruxelles i leader del G7 chiedono di rivedere il posto della Russia all’interno dell’Organizzazioni internazionali.

Le richieste di Zelensky a G7, Nato ed Europa: “Aiuti senza restrizioni e carri armati”

A Bruxelles è il giorno dei vertici di G7, Nato e Europa, a cui partecipano anche il presidente Usa Biden e il presidente ucraino Zelensky, che chiede agli alleati aiuti senza restrizioni e l’1% dei loro 20 mila carri armati. La Nato deciderà oggi di dislocare altri quattro battlegroup sul fronte Est, in Bulgaria, Romania, Slovacchia e Ungheria, per fare fronte alla minaccia russa.

L’appello alla Bielorussia e la richiesta del cessate il fuoco

Il segretario generale Stoltenberg lancia un altolà a Pechino a non dare supporto militare a Mosca. Intanto il presidente ucraino, a un mese dall’inizio del conflitto, invita il mondo a scendere in piazza oggi contro la guerra mentre attende le prime consegne di armi Usa nell’ambito di un pacchetto da 800 milioni di dollari e l’annuncio di altri 6.000 missili da parte di Londra per far fronte alle forze russe. 

“Noi condanniamo l’invasione russa dell’Ucraina nei termini più forti possibile. Chiediamo al presidente Putin di fermare immediatamente questa guerra e ritirare le forze militari dall’Ucraina e chiediamo alla Bielorussia di mettere fine alla sua complicità”. Così i leader della Nato nella dichiarazione finale del vertice straordinario di Bruxelles, che chiedono alla Russia di mettere fine alla guerra “implementando immediatamente un cessate il fuoco”. La richiesta a Mosca è quindi di impegnarsi in maniera “costruttiva” e “credibile” in un negoziato con Kiev per ottenere “risultati concreti”.

L’escalation retorica di Putin e la minaccia di armi chimiche o batteriologiche: “Irresponsabile e destabilizzante”

“L’escalation retorica” del presidente russo Vladimir Putin è “irresponsabile e destabilizzante”, affermano ancora i capi di Stato e di governo dell’Alleanza atlantica.

I leader della Nato affermano inoltre che l’attacco della Russia all’Ucraina “minaccia la sicurezza mondiale” e che “l’assalto alle norme internazionali rende il mondo meno sicuro”. Per i leader Nato, “qualsiasi” uso di armi chimiche o batteriologiche da parte della Russia sarebbe “inaccettabile” e porterebbe a “gravi conseguenze”.

Il messaggio alla Cina e l’aumento delle spese militari

La Nato chiede inoltre a tutti gli Stati, compresa la Cina, di sostenere l’ordine internazionale e di “astenersi dal sostenere in alcun modo lo sforzo bellico russo” e di astenersi da “qualsiasi azione che aiuti la Russia ad aggirare le sanzioni”, quanto si legge nella dichiarazione dei capi di Stato e di governo dell’Alleanza atlantica.

I capi di Stato e di governo Nato hanno quindi deciso oggi di “accelerare gli sforzi” per adempiere all’impegno assunto nell’aumento delle spese per la difesa “nella sua interezza”, sottolineando che le azioni intraprese per “garantire la sicurezza dell’Alleanza e dell’area Euro-Atlantica richiederanno risorse adeguate”. Gli alleati, si legge nella dichiarazione, stanno “aumentando sostanzialmente le spese per la difesa”, Nel vertice in programma a Madrid verranno presentati “piani aggiuntivi” per implementare gli impegni riguardo alle spese militari.

La guerra in Ucraina: “Armi al fosforo su civili”

Intanto mentre Kiev torna a denunciare l’utilizzo di armi al fosforo da parte della Russia, proseguono le operazioni militari sul terreno. Sei civili sono rimasti uccisi e 15 feriti negli attacchi russi a Kharkiv, ha riferito un funzionario regionale. Il centro di Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina, nel nord-est del paese, è stato attaccato dalle forze russe con missili ‘Kalibr’. In totale, ha detto il governatore, la regione è stata colpita da 44 attacchi nelle ultime 24 ore. I russi hanno sparato sui civili in fila per chiedere aiuti umanitari nella regione di Kharkiv, secondo il ‘Public Kharkiv’, come riporta l’agenzia Unian.