Il Comitato di presidenza del Csm ha proposto questa mattina, con un intervento del vicepresidente Fabio Pinelli, la relazione al plenum nella quale si chiede di votare a scrutinio segreto per la sospensione della consigliera Rosanna Natoli. Questa si è dimessa dalla commissione disciplinare del Csm ed è indagata dalla procura di Roma per aver incontrato il magistrato Maria Fascetto Sivillo, che era sotto procedimento disciplinare, dandole alcuni “consigli”.
Pinelli ha sottolineato che la condotta di Natoli “appare sussumibile nel reato di rivelazione di segreto d’ufficio tenuto conto della violazione dei doveri di imparzialità e terzietà”.
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Con ventidue voti a favore il plenum del Csm ha votato per la sospensione della consigliera laica, eletta in quota FdI, Rosanna Natoli. I voti contrari sono stati sei, due le schede bianche.
“Si sta dando valore giuridico a un atto che non ha valenza. Ho incontrato Fascetto e parlerò quando la procura di Roma sequestrerà il suo telefono, ma non ora perché non accetto processi sommari“. Lo detto la consigliera laica Rosanna Natoli, alla riunione del plenum nella quale si è deciso sulla sua eventuale sospensione.
“Avrei potuto difendermi attaccando le correnti del Csm, ma non è il mio modo di fare. Attendo con serenità qualunque provvedimento, che accetterò, ma nessuno mi può impedire di impugnarlo. Ho la coscienza a posto, non ho mai commesso atti contro legge e mi difenderò col diritto” ha aggiunto.
“Ho la coscienza a posto, sono a posto con me stessa e con la mia famiglia. E quelli che mi conoscono sanno che non sono una immorale. Non ho interesse a continuare l’esperienza consiliare, ma ho il dovere nei confronti di chi mi ha eletto di rispondere. E chi mi ha eletto ha il diritto di capire se chi mi indaga è andato oltre il suo potere” ha aggiunto.