Gli acari stanno attaccando in maniera massiva agrumi, pomodori e melenzane, tra le più diffuse e importanti coltivazioni in Sicilia. È il momento di correre ai ripari: il servizio fitosanitario regionale ha deciso di autorizzare la deroga territoriale all’utilizzo del prodotto fitosanitario Nealta (Cyflumetofen) per il contenimento degli acari Panonychus citri e Tetranychus spp., su colture di agrumi, e per il contenimento di Tetranychus urticae su colture di pomodoro e melanzana in serra, “nei limiti previsti dalle relative schede colturali di difesa integrata e rispettando scrupolosamente le prescrizioni di etichetta del formulato commerciale” come specificato nell’atto di autorizzazione, a firma del dirigente del servizio fitosanitario, Domenico Carta Cerrella.
La decisione è stata presa a seguito delle richieste presentate dalla Società Consortile Agricola a r.l. Colle d’Oro, di Ispica in provincia di Ragusa, e dalla Società agricola “Stella dell’Etna” arl per l’utilizzo della Cyflumetofen per combattere gli acari su agrumi, pomodori e melenzane.
È stato quindi tenuto conto del Decreto del ministero della Salute del 12 maggio scorso con il quale il formulato insetticida Nealta a base della Cyflumetofen ha ottenuto l’estensione d’impiego contro gli acari tetranichidi sugli agrumi e contro Tetranychus urticae su pomodoro in serra e di melanzana in pieno campo e in serra, e “della necessità di attivare una forma di lotta a queste infestazioni – come specificato da Carta Cerrella – che negli ultimi anni sono aumentate, tanto che sono state evidenziate difficoltà di contenimento, anche a causa di condizioni climatiche favorevoli”, con danni alla vegetazione e ai frutti, e quindi all’economia collegata.
La formulazione del Cyflumetofen, poi, consentirebbe di gestire meglio l’insorgere di fenomeni di resistenza, in alternanza con le sostanze attive previste nel disciplinare regionale di produzione e appartenenti ad altri gruppi Irac (Insecticide Resistance Action Committee), coerentemente con i principi della difesa integrata.
Inoltre, il Cyflumetofen segnala una buona selettività nei confronti degli antagonisti (predatori e parassitoidi) utilizzati per il controllo biologico dei fitofagi. In ultimo, la Cyflumetofen è già inserita nelle linee guida nazionali di difesa integrata e nelle norme tecniche di difesa integrata e controllo delle infestanti 2022 del dpi regionale, per il contenimento degli acari tetranichidi su altre colture. Il Panonychus citri, o nuovo ragno rosso o ragno rosso degli agrumi, è un acaro che probabilmente proviene dal sud-est asiatico. Oggigiorno si trova in tutto il mondo, specialmente ovunque si coltivino piante del genere Citrus.
L’acaro rosso Citrus è un parassita economicamente importante, anche se il danno che provoca varia fortemente tra regioni e stagioni. In alcune aree è considerato un problema minore, in altri una seria minaccia. Ogni femmina adulta depone da 20-40 uova, 2-3 al giorno, per un periodo di 2-4 settimane, preferibilmente lungo le vene principali delle foglie. Dopo un periodo di 1-4 settimane, le larve si schiudono e si diffondono sulla pianta; queste cominciano a nutrirsi una volta che si sono evoluti nella fase protonimica e nel giro di pochi giorni diventano adulti.
La proliferazione di questo acaro è dovuta inoltre all’uso di insetticidi, soprattutto quelli ad ampio spettro, che eliminando i suoi antagonisti, possono aggravare la situazione. Anche gli acari Tetranychus urticae fanno parte della famiglia dei ragni. Il ragnetto rosso infesta la pagina inferiore della foglia e, certe volte, anche i baccelli neoformati, nutrendosi del citoplasma. I danni si manifestano con intense depigmentazioni e bronzature sulle pagine fogliari, che causando sulle foglie stesse dei disseccamenti con cadute precoci; qualora le infestazioni siano gravi, il parassita può formare sottili ragnatele tra le foglie e i fusti della pianta colpita.