Il cambiamento climatico e gli effetti sull'agricoltura in Sicilia - QdS

Dal caldo anomalo al freddo, agricoltura sotto “stress”. Coldiretti: “Costi alti e ritardi”

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Dal caldo anomalo al freddo, agricoltura sotto “stress”. Coldiretti: “Costi alti e ritardi”

Giuliano Spina  |
domenica 05 Febbraio 2023

Video intervista ad Andrea Passanisi, presidente della Coldiretti di Catania, sugli effetti del cambiamento climatico e delle temperature instabili sull'agricoltura siciliana.

Le basse temperature delle ultime settimane hanno dato il via all’inverno in Sicilia e hanno quasi “cancellato” il ricordo dell’ondata di caldo anomalo registrata negli ultimi mesi del 2022, in particolare tra novembre e dicembre. La situazione siciliana è emblematica di un cambiamento climatico sempre più evidente, che – tra piogge forti nel periodo invernali e rischio siccità nei mesi restanti, fa sentire il proprio peso soprattutto sull’agricoltura, uno dei settori trainanti dell’economia dell’isola.

L’attenzione ai temi ambientali e all’evoluzione della situazione climatica da parte delle associazioni legate al comparto agricolo è sempre molto alta. Lo dimostrano i numerosi interventi degli scorsi mesi su infrastrutture idriche inadeguate e sullo stato di calamità per la provincia di Catania.

Coldiretti, l’attenzione agli effetti del cambiamento climatico sull’agricoltura

La cosiddetta “altalena climatica” che ha interessato la Sicilia nelle ultime settimane, con repentini passaggi da freddo e caldo e viceversa nel giro di pochi giorni, ha senza dubbio un effetto sullo stato dei prodotti “Made in Sicily” e, più in generale, sull’intera produzione agricola.

Il presidente della Coldiretti di Catania, Andrea Passanisi, fornisce un quadro piuttosto dettagliato specificando come l’essere umano abbia contribuito e non poco al riscaldamento globale. Sulla produzione, invece, nota segnali di “stress” nelle fioriture. Inoltre, sottolinea come la siccità porti ad avere anche dei maggiori costi nella raccolta. Con l’abbassamento delle temperature delle ultime settimane, però, la situazione è fortunatamente migliorata, soprattutto per il comporto agrumicolo.

“Quel che succede è un dato di fatto. Siamo nel mezzo del cambiamento climatico con le sue conseguenze, una stagione aleatoria, un freddo che si presenta in maniera determinante a gennaio. La siccità è un problema serio per l’agricoltura e per tutti i suoi comparti perché è un gran punto interrogativo comprendere il destino e il futuro dell’agricoltura siciliana”.

“Il passaggio da agosto a settembre è stato poco evidente. In alcuni casi abbiamo affrontato temperature quasi primaverili e di conseguenza ci ritroviamo fioriture anomale, con stress legato alla mancanza di pioggia e alle temperature diverse rispetto alle annate precedenti. Ci adeguiamo alle condizioni e valutiamo il meteo e le programmazioni commerciali. La siccità porta la pianta ad avere tanta frutta, ma con calibri poco commerciali. Ne conseguono costi alti e ritardi nella raccolta. Io vedo sempre un futuro roseo perché dobbiamo cambiare il nostro modo di vivere quotidiano perché il fenomeno dei cambiamenti climatici si crei perché l’uomo ci mette del suo. L’evoluzione è determinata dal mercato”.

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