MOTTA SANT’ANASTASIA – La palazzina di via Roma in cui ha sede la Motta Sant’Anastasia è stata oggetto di un crollo di parte del cornicione. L’episodio si è verificato lo scorso 26 agosto. I Vigili del Fuoco sono intervenuti sul posto per mettere in sicurezza l’area. Nella circostanza i pompieri hanno puntellato alcune parti del balcone coinvolto al fine di evitare che il problema possa ripresentarsi nel breve tempo. Il cedimento, fortunatamente, non ha provocato alcun danno a cose o persone. Nella cittadina etnea si discute da diverso tempo della necessità di trovare una nuova sede per i militari che operano sul posto dagli anni ‘70.
Già da un po’, infatti, sono state riscontrate alcune criticità strutturali tali da far emergere il bisogno di un cambiamento. Adesso, dopo vari incontri tra l’amministrazione comunale guidata da Anastasio Carrà e le massime autorità delle Forze dell’Ordine, sono state accolte le richieste dal Comando dei Carabinieri ed è stata individuata la zona che ospiterà una nuova caserma, ovvero Corso Sicilia angolo via Valdolive. Nell’attesa della nascita di questa nuova struttura il Comune ha deciso di intervenire e trovare una soluzione momentanea. L’alternativa è rappresentata da alcuni locali di via Napoli attualmente occupati da uffici comunali. Il trasferimento avverrà soltanto dopo il completamento di lavori di adeguamento che sono indispensabili. Altri interventi vedono il coinvolgimento di altre strutture – in particolare il fabbricato che si trova all’interno del parco comunale – che, a loro volta, saranno a disposizione dei dipendenti degli uffici comunali attualmente aventi base operativa proprio in via Napoli. Si attendono cambiamenti importanti in attesa di nuove strutture per migliorare la qualità dei servizi destinati alla cittadinanza mottese e garantire al contempo massima sicurezza e comfort.
“Come in tutti i Comuni i Carabinieri sono per Motta detentori delle capacità organizzative per quanto riguarda la sicurezza – ha affermato ai nostri microfoni Anastasio Carrà -. Quando i vertici dell’Arma ci hanno informato delle precarie condizioni in cui versava l’attuale edificio, questa amministrazione si è subito allarmata e adoperata affinché si trovasse una soluzione alternativa alla palazzina attuale della caserma. Si stava paventando e quasi concretizzando l’ipotesi che i Carabinieri potessero essere dirottati in un altro paese. Quindi saremmo rimasti sprovvisti della sede dell’Arma presso il nostro Comune. L’amministrazione si è già attivata per la realizzazione di una nuova caserma in una sede che è stata già individuata – ha proseguito il primo cittadino -. Si tratta di una iniziativa di eccezionale valore per cui questa amministrazione si è adoperata. C’è già un progetto che è stato inviato al comando dell’Arma dei Carabinieri, il quale ha dato il nulla osta per la realizzazione. Adesso si sta svolgendo un’attività preliminare burocratica affinché il tutto si concretizzi con l’inserimento nel piano triennale delle opere pubbliche, mediante un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti. Più in là vedremo lo sviluppo e la concretizzazione di questo progetto. Intanto, però, abbiamo optato per una soluzione temporanea: il trasferimento dei Carabinieri presso gli uffici di via Napoli. Abbiamo fatto un progetto preliminare con i tecnici dell’’Arma e a breve provvederemo”.
“Siamo quasi alla conclusione dell’iter che consente ai Carabinieri di trovare alloggio presso gli uffici comunali di via Napoli – ha detto ancora il sindaco- . Gli attuali dipendenti dell’Ufficio urbanistica saranno spostati in una struttura interna al parco comunale, di circa 250 metri quadri. Si tratta di una soluzione momentanea, un’alternativa per non fare andare via i militari, la cui presenza è indispensabile”.
Il trasferimento dei Carabinieri in via Napoli avrebbe anche una funzione di vigilanza per quanto riguarda il parco: un’attenzione particolare per evitare ulteriori atti di vandalismo, che sono purtroppo avvenuti. “Nella sede del parco di via Napoli con il trasloco degli uffici dell’urbanistica ci sarà la possibilità di realizzare un presidio giornaliero – ha concluso Carrà -, questo fungerebbe pure da prevenzione di eventuali atti vandalici”.