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Il ddl sul Codice della strada approvato in Consiglio dei Ministri: guida alle novità

La crociata del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, nonché vicepresidente del Consiglio, si è conclusa in Consiglio dei Ministri con l’approvazione del disegno di legge sul nuovo Codice della strada 2023.

Lo step successivo per il ddl è il Parlamento, in conferenza stampa, ieri, il ministro ha affermato che auspica che la nuova legge, con nuove regole annesse ovviamente, entri in vigore almeno entro l’autunno del 2023.

Il ministro italiano prima di presentare la sua proposta ha organizzato una serie di confronti con varie associazioni di settore, enti dello stesso tipo e altre figure esperte. Fin dall’inizio, prima dell’approvazione da parte del CdM, è stato chiaro: alcol e droghe alla guida non sono più ammissibili. Infatti, le nuove regole concernenti il Codice della Strada sono severe per chi si mette al volante dopo aver fatto uso delle sostanze sopra viste.

Codice della strada 2023, cosa prevede contro alcol e droghe

Il disegno di legge approvato ieri in Consiglio dei Ministri prevede, sì, sanzioni pesanti contro alcol e sostanze stupefacenti, ma anche altre normative per la sicurezza stradale come l’inasprimento delle misure per chi usa il cellulare alla guida.

Partendo da questi primi aspetti, ecco il contenuto del ddl che potrebbe essere il Codice della strada 2023: tolleranza zero per ubriachi e drogati, fermo e ritiro immediato della patente, senza tener conto della lucidità psico-fisica, se sopra il limite la patente viene sottratta e con divieto di conseguimento fino a tre anni.

Per chi è già stata beccato in passato alla guida in stato di ebbrezza vi sarà l’obbligo della presenza dell’alcolock in auto – un dispositivo elettronico capace di rilevare il tasso alcolemico di chi si mette alla guida. In più, ci sarà il divieto assoluto di assumere alcol prima di mettersi alla guida per due o tre anni, varia dal tipo di reato.

I limiti sino a ora sono sempre gli stessi, a cambiare sono soltanto le sanzioni: cioè fino a 21 anni, quindi neopatentati, limite di zero grammi per litro. Invece, per tutti gli altri limite di 0,5 grammi per litro è il limite massimo consentito.

Per i minorenni colti alla guida sotto effetto di droghe o senza patente, il nuovo Codice della Strada prevede il divieto assoluto di ottenere la patente fino al raggiungimento dei 24 anni di età.

Nuove regole, guerra ai cellulari alla guida

Un grave problema della sicurezza stradale in Italia è rappresentata anche dall’uso dei cellulari quando si è al volante. Pare che il 15% di incidenti avvenga a causa degli smartphone, quindi conducenti distratti.

In soccorso a questi numeri gravi arriva sempre il nuovo ddl, il quale prevede la sospensione della patente verso chi sorpreso alla guida utilizzando il cellulare. Tuttavia, la stessa pena è applicabile anche a chi commette altro tipo di infrazione ritenuta pericolosa, come: sorpasso azzardato, mancato utilizzo di dispositivi di sicurezza per i bambini, circolazione contromano e altri.

Nuovo codice della strada, le altre regole per gli automobilisti

Per gli automobilisti, e non solo, vi sono norme anche per quanto riguarda le zone a traffico limitato e gli autovelox. La prima prevede uno stop a limitazioni fuori controllo, dannose e poco chiare. I sindaci avranno il compito di proporre soluzioni chiare, equilibrate e che tutelino realmente l’ambiente, ma al contempo anche la libertà di circolazione e l’attività lavorativa.

Autovelox, tasto più che dolente, visto che molte volte i dispositivi per il rilevamento della velocità si trovano in posizioni che non rispettano per nulla l’incolumità di chi è al volante o sulle due ruote. Spesso piazzati in zone dove normalmente il limite è 80Km/h con un limite improvviso di 50, se non di meno.

Quindi la proposta del ministro Salvini, approvata già ieri in CdM, prevede che gli autovelox non devono essere piazzati solo per aumentare gli introiti dei comuni, ma che vengano utilizzati bene, solo apparecchi certificati e che tutelino i cittadini da multe fuori di testa. Altro punto fondamentale, meno burocrazia.

Altre regole previste riguardano l’aumento della sicurezza in autostrada e in corrispondenza di passaggi a livello. In caso di incidente in autostrada l’entrata in circolazione di una safety car per rallentare la viabilità in modo da evitare altri episodi simili. Dove vi è la presenza di passaggi a livello più controlli e segnaletica, via libera pure per le telecamere.

Previsti nel nuovo Codice della Strada 2023 anche corsi di educazione stradale che premieranno i partecipanti con due punti sulla patente in sede di rilascio, soprattutto per i giovani che abbiano frequentato corsi extracurriculari sulla sicurezza stradale organizzati dalle scuole.

Monopattini e biciclette: le novità

Il nuovo Codice della strada, che potrebbe entrare in vigore già in autunno di quest’anno, come auspicato da Matteo Salvini, introduce direttive serie per i monopattini. A tal proposito, sono previsti: il sequestro del mezzo se circola al di fuori di aree urbane, obbligo di targa, assicurazione e di indossare il casco.

Vietata la sosta selvaggia, tipo i monopattini buttati sui marciapiedi in modo tutt’altro che ordinato, e divieto di circolazione in contromano. Previste sanzioni anche in caso di mancanza di indicatori di direzione, freni, dati del proprietario falsi e potenziamento del dispositivo per aumentarne la velocità.

I ciclisti possono gioire, perché sono previste alcune norme per garantire la loro sicurezza: per esempio si sta lavorando a una distanza entro cui possono essere sorpassati. Dovrebbe essere di 1,5 metri, se possibile.

Tra gli altri obiettivi della riforma vi sono la riscrittura di un Codice breve, strumenti utili per intervenire in modo rapido per l’adeguamento alle evoluzioni tecnologiche o normative europee e riforma della disciplina sanzionatoria.