Il sindaco di Catania Enrico Trantino con il suo vice Paolo La Greca e l’assessore ai lavori pubblici e politiche comunitarie Sergio Parisi sono stati i primi a percorrere con lo scooter la nuova arteria stradale, via Barraco, di innesto dal viale Ulisse (circonvallazione) con l’attraversamento parzialmente in sopraelevata della zona Rotolo-Ognina, per finire nella rotatoria di via del Rotolo.
Un percorso nel suo complesso lungo quasi un chilometro, finalmente completato con un’accelerazione impressa negli ultimi mesi dalla giunta Trantino, cancellando ritardi e omissioni burocratiche accumulati in oltre venti anni, da un’opera pubblica di fondamentale importanza, diventata una delle più clamorose incompiute di Catania.
“Un obiettivo che personalmente ho inseguito già quando ero ancora assessore ai lavori pubblici della giunta Pogliese – ha detto il sindaco Trantino – ripescando un progetto ormai insabbiato che presentava notevoli difficoltà realizzative e che siamo riusciti a portare a termine. Parlare del passato credo ormai serva a poco, poiché considero l’avere reso funzionale l’arteria – ha aggiunto il primo cittadino – solo il primo passo di un piano di rinascita che riguarda la rigenerazione del lungomare, che intanto viene snellito nel traffico da una strada alternativa. Ora la scommessa riguarda la seconda carreggiata, che dobbiamo realizzare procurando i finanziamenti obiettivo a cui siamo vicini e mettere mano contestualmente al progetto del nuovo water front di Ognina, visto che abbiamo già incamerato il finanziamento. Tenuto conto -ha concluso il sindaco – che l’obiettivo finale è rendere pedonale il lungomare in una visione d’insieme, con il completamento del viale Alcide De Gasperi e del sistema infrastrutturale che rivoluzionerà l’intera zona che si affaccia sul mare”.
L’entrata in funzione della prima carreggiata di una strada a quattro corsie parallela al Lungomare, via Barraco, attesa da oltre venti anni, che permette di snellire lo storico ingolfamento di piazza Mancini Battaglia e della zona circostante, ha reso necessario varare un piano del traffico della zona, che tuttavia l’amministrazione considera provvisorio poiché sono probabili correttivi al piano viario, adesso messo alla prova in via sperimentale.
“Avevamo detto con il sindaco Trantino che saremmo riusciti ad aprire entro il 2023 e ci siamo riusciti – ha chiosato l’assessore Parisi-. Un ringraziamento va ai tecnici e ai funzionari dei lavori pubblici che hanno compreso l’importanza prioritaria che l’Amministrazione e il sindaco Trantino hanno dato al progetto fin dal suo insediamento, considerato la trasformazione che il lungomare ha subito con la rigenerazione che abbiamo portato a termine di piazza Europa, piazzale Sciascia e la piazza Franco Battiato (ex Nettuno) ogni giorno prese d’assalto dalle famiglie per trascorrere momenti di svago a ridosso del mare”.
All’apertura della nuova sede stradale hanno partecipato anche l’assessore alla polizia locale Alessandro Porto, il capo di gabinetto Giuseppe Ferraro, il direttore dei lavori pubblici e delle politiche comunitarie Fabio Finocchiaro, il comandante della Polizia Locale Stefano Sorbino, il presidente del secondo municipio Claudio Carnazza e numerosi cittadini e abitanti della zona, che si sono intrattenuti lungamente con il sindaco Trantino e gli amministratori comunali per segnalare potenziali inconvenienti dovuti all’impatto con la zona della nuova infrastruttura, attesa da lunghi anni.