Privatizzazione del porticciolo di Ognina, dopo dieci anni, torna il progetto di trasformare parte del porto storico per dedicarlo al diporto. A renderlo noto è il consigliere del Movimento 5 Stelle, Graziano Bonaccorsi, che ha depositato una interrogazione. “Sembrerebbe – scive – che la società “La Tortuga” abbia avanzato una richiesta di concessione demaniale marittima di oltre 1.650 mq di specchio acqueo per nautica da diporto nel cuore del “porticciolo” di Ognina (molo di ponente) e per lo specchio acqueo da esso delimitato. Se la concessione dovesse essere rilasciata, sia il molo che lo specchio d’acqua sarebbero inaccessibili ai cittadini”.
Secondo quanto si legge nella nota diffusa dal capogruppo pentastellato, “Nel progetto di riqualificazione, è previsto il taglio di una porzione del molo di ponente, che sembrerebbe necessario per una fruizione diretta dei servizi attualmente gestiti da “La Tortuga”, ma l’approdo e l’area circostante sono sottoposte a tutela paesaggistica: vincolo posto dalla Commissione Provinciale per le bellezze naturali e panoramiche di Catania con verbale n. 34 del 31.1.1964, convalidato dal D.P.R.S. n. 4183 del 26.7.66. Inoltre, le direttive generali del nuovo piano regolatore approvate nel 2019 prevedono la necessità di realizzare accessi a mare nell’ottica di un utilizzo pubblico delle risorse naturali e paesaggistiche”.
“Se quanto riportato dalla stampa dovesse rispondere a verità e se il progetto de “La Tortuga” dovesse essere approvato, la fruizione del mare nel porticciolo di Ognina sarebbe notevolmente limitata per i cittadini, ed in particolare per gli abitanti del borgo marinaro, sia per i pescatori, che per i residenti” dichiara Graziano Bonaccorsi, capogruppo M5s in Consiglio comunale. “Per questo motivo – continua – ho già protocollato un’interrogazione, chiedendo se sono stati presentati da “La Tortuga srl” atti con valenza edilizia all’interno del Porto di Ognina e se ci sono provvedimenti autorizzatori rilasciati o in uscita, o istanze aventi valore edilizio (SCIA. CILA), oltre a quelli già a suo tempo rilasciati e dichiarati illegittimi dagli organi di giustizia, sia amministrativi, che penali”.
Pare però che la questione non sia stata ancora sottoposta agli uffici della direzione urbanistica del Comune di Catania. “Non abbiamo ancora ricevuto alcuna richiesta – commenta Biagio Bisignani, direttore dell’Urbanistica di Palazzo degli elefanti Non appena arriverà la richiesta, la studieremo, ma si tratta di demanio marittimo che è il primo ente a dover rilasciare la concessione”
Foto Anpi Catania