I periti ribaltano i risultati della prima autopsia sul corpo di Aldo Naro, giovane medico ucciso nella discoteca Goa nel 2015: il ragazzo sarebbe stato ucciso da un solo colpo, ma da diversi colpi.
Ecco le ultime novità sulle indagini relative all’omicidio.
Secondo i professori Pietrantonio Ricci, Umberto Sabatini e Domenico Laganà – apparsi davanti alla prima sezione della Corte d’Assise di Palermo – è “impossibile che a uccidere Aldo Naro sia stato un solo colpo”. L’ipotesi avanzata durante la prima autopsia, quindi, non potrebbe essere veritiera.
Dagli ultimi esami dei periti con la Tac 3D virtopsy, infatti, emergerebbe che “i colpi inferti sono stati certamente numerosi, pluridirezionali, rivolti al capo e al collo e in grado di determinare una imponente emorragia cerebrale in più punti”.
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La prima autopsia seguita all’omicidio di Aldo Naro, eseguita dal professore Paolo Procaccianti, sosteneva che la morte del giovane fosse avvenuta per un solo calcio. Solo dopo la riesumazione del cadavere e i nuovi esami sul corpo della vittima è stato possibile venire a conoscenza delle fratture cervicali e degli altri segnali che potrebbero aggiungere nuovi dettagli alla ricostruzione del delitto.
L’omicidio di Aldo Naro è avvenuto nella notte del 14 febbraio 2015 nella discoteca Goa dello Zen a Palermo. Il giovane medico sarebbe stato pestato – nel corso di una rissa a una festa – da più persone. Tra loro un buttafuori abusivo, Andrea Balsano. Secondo la prima ipotesi, l’allora 17enne avrebbe sferrato il calcio fatale alla tempia di Naro. Altre tre persone sono accusate di aver preso parte alla rissa mortale.