Cronaca

Omicidio Antonio Andolfi a Biancavilla, la svolta: c’è un fermo, ecco chi è l’arrestato

Nella notte del 20 luglio scorso, su delega della Procura della Repubblica Distrettuale di Catania, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Paternò e della stazione di Biancavilla hanno eseguito un fermo a carico di Salvatore Santangelo, 46enne di Biancavilla già noto alle forze dell’ordine, accusato di omicidio aggravato nei confronti di Antonio Andolfi, 20enne, anche lui noto alle forze dell’ordine.

Il fatto di sangue è avvenuto nel corso dello scorso weekend, presumibilmente al culmine di una lite tra l’uomo e il giovane.

Omicidio di Antonio Andolfi a Biancavilla, dal delitto al fermo

I fatti da cui trae origine il provvedimento si sono verificati la sera prima del fermo, tra Centuripe (EN) e Biancavilla (CT), quando, a seguito di una discussione, sarebbe iniziato un inseguimento tra l’indagato a bordo della propria auto e il giovane che si trovava a bordo di un furgone condotto da un conoscente.

Durante l’inseguimento, il fermato avrebbe esploso contro il 20enne alcuni colpi di pistola. Uno avrebbe raggiunto il giovane al torace, ferendolo mortalmente. Il grave fatto di sangue sarebbe l’epilogo di una disputa circa il pascolo di alcuni ovini tra campagne confinanti.

La vittima è stata trasportata all’ospedale di Biancavilla dove, però, i medici del pronto soccorso, subito intervenuti e dopo aver cercato invano di soccorrere il 20enne, non hanno potuto far altro che constatare il decesso del giovane.

Iscriviti gratis al canale WhatsApp di QdS.it, news e aggiornamenti CLICCA QUI

Le indagini

In tale contesto, al temine di un ininterrotto sforzo investigativo, i carabinieri della compagnia di Paternò, supportati dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo di Catania e coordinati dalla Procura etnea, nell’arco di poche ore e dopo avere sentito alcuni conoscenti della vittima ed esaminato accuratamente le immagini delle telecamere, hanno acquisito elementi investigativi che hanno consentito di individuare nell’arrestato il presunto responsabile dell’omicidio.

I reati contestati sono anche quelli di porto illegale di arma e di tentato omicidio, atteso che, con la vittima vi era, appunto, il secondo uomo alla guida del mezzo, rimasto illeso. Il fermo, disposto dal Pubblico Ministero, è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari di Catania che ha indicato che l’indagato permanga in carcere.