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Omofobia, Jean Pierre Moreno si racconta: “Io vittima dell’odio”

Due ragazzi che si baciano giù, nella Roma underground, un uomo che dall’altra banchina attraversa i binari. Così comincia la triste storia che coinvolge il giovane Jean Pierre Moreno, aggredito per la sola colpa di essere omosessuale.

“Una chiara espressione d’odio” così Jean Pierre ha definito quell’aggressione brutale, che per tali ragioni richiede urgenti interventi in materia normativa come la legge Zan, oggi ferma al Senato dopo il sì della Camera, che ha come obiettivo quello di proteggere persone omosessuali, donne e disabili dai cosiddetti reati d’odio, cioè l’istigazione a commettere atti violenti o discriminatori nei loro confronti.

Tra i diversi temi toccati durante l’intervista, quello legato alle campagne di sensibilizzazione nelle scuole, primi passi dal sapore di cambiamento per un Paese, l’Italia, che ancora arranca alla voce omofobia e, più in generale, discriminazioni LGBT rispetto al resto d’Europa.

Gioacchino Lepre