Cronaca

Stanco di attendere al Pronto Soccorso, marito di una paziente distrugge porta e minaccia guardie

Minacce alle guardie giurate e porta d’ingresso del Pronto Soccorso distrutta: è il risultato di quanto accaduto nel corso della scorsa notte all’ospedale Cervello di Palermo.

L’episodio è costato al protagonista, il marito 35enne e palermitano di una paziente del nosocomio palermitano.

Porta distrutta e minacce all’ospedale Cervello: la ricostruzione

Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il 35enne denunciato avrebbe scatenato la propria furia contro la porta e le guardie giurate dell’ospedale Cervello mentre si trovava nel nosocomio per far eseguire dei controlli alla moglie dopo un incidente.

Pare che l’uomo fosse stato dimesso dall’ospedale Villa Sofia e che la moglie fosse giunta invece all’ospedale Cervello in codice verde. A scatenare la rabbia dell’uomo sarebbero stati i tempi d’attesa al Pronto Soccorso: sembra, infatti, che vi fossero già 5 codici rossi a impegnare i medici e il personale ospedaliero.

Spazientito per l’attesa, avrebbe prima distrutto la porta d’ingresso del Pronto Soccorso e poi minacciato due guardie giurate intervenute per bloccarlo e ripristinare la calma. Sul posto, in seguito alla segnalazione dell’accaduto, è intervenuta la polizia. Gli agenti hanno denunciato l’uomo.

Sulla vicenda, l’ennesimo caso di violenza in ospedale (solo nelle scorse ore, due episodi analoghi sono stati denunciati Militello, nel Catanese, e all’ospedale di Siracusa), sono intervenuti anche i sindacati. Giuseppe Forte, commissario di Fials Palermo, ha condannato l’episodio ma anche messo in evidenza come eventi del genere mettano in risalto la carenza di personale medico negli ospedali siciliani.

Immagine di repertorio