Aiop Sicilia, l’associazione cui nell’Isola aderiscono 54 case di cura, ha messo in campo un progetto di ampio respiro per andare incontro alla domanda di salute dei cittadini dopo l’emergenza Coronavirus e dare un contributo determinante allo smaltimento delle liste d’attesa per diagnosi e terapie che, inevitabilmente, negli ultimi mesi si sono allungate a causa del fermo forzoso determinato dalla pandemia.
Nelle ultime settimane Aiop ha dato vita alla campagna #ospedalesicuro – “Proteggiamo la tua salute”, un piano di comunicazione su servizi e prestazioni degli ospedali privati, dove si evidenzia che il paziente e il personale sanitario delle strutture sono al centro del sistema, nell’ambito di un piano complessivo in cui la sicurezza, il distanziamento e i controlli vengono prima di ogni cosa a tutela della salute dei pazienti.
Con la sua rete di 4.227 posti letto accreditati con il sistema sanitario regionale, 6.900 unità di forza lavoro, 185 mila prestazione ospedaliere e 998 mila prestazione ambulatoriali, gli ospedali privati accreditati dell’Isola, da sempre impegnati per garantire una Medicina efficiente e tempestiva, costituiscono un porto sicuro per i pazienti.
“Con spirito di collaborazione e dialogo costruttivo con le istituzioni – spiega Marco Ferlazzo, presidente di Aiop Sicilia – abbiamo dato il nostro contributo per offrire un sistema sanitario sempre più efficiente e che tenesse conto delle esigenze contingenti e reali dei pazienti, convinti che, solo con un’azione corale e responsabile di tutti i protagonisti del sistema, si possono raggiungere quegli obiettivi auspicati, da più parti, per rispondere appieno alla domanda di Salute dei cittadini. Lo abbiamo fatto nel momento più complesso e delicato della diffusione della pandemia da Coronavirus, offrendo alla regione la disponibilità delle nostre strutture e del nostro personale, altamente qualificato, e la disponibilità a rimodularci secondo le esigenze contingenti della pandemia, e stiamo continuando a farlo in questa fase di post-lockdown, in cui anche la Sanità si trova in una fase di ripartenza altrettanto difficile”.
“Da qui – ha aggiunto Ferlazzo – l’esigenza di informare la popolazione e rassicurare i pazienti sulla sicurezza e serietà delle nostre strutture, nelle quali prestiamo particolare attenzione alle regole per la prevenzione dei contagi da Covid 19. Siamo convinti infatti che, in questo momento così speciale e complesso per tutti, dove si registra ancora un certo timore a farsi curare per paura dei contagi, sia fondamentale diffondere il messaggio positivo che si può ricorrere alle cure erogate all’interno degli ospedali ed ambulatori accreditati in totale sicurezza e che, quindi, chiunque decida di scegliere le nostre strutture, può farlo senza indugi ed in tutta tranquillità, perché tutti noi osserviamo le regole a tutela della salute dei nostri pazienti, che per noi sono al centro della nostra mission”.
“La nostra campagna informativa – ha precisato il presidente di Aiop Sicilia – ha voluto anche evidenziare che le nostre strutture hanno una potenzialità inespressa, che potrebbe essere utilissima all’intero sistema per abbattere le liste d’attesa, sia per le prestazioni ospedaliere che ambulatoriali, che, a causa della temporanea sospensione delle attività sanitarie, si sono ulteriormente allungate. Al riguardo, desidero ancora ribadire che le nostre strutture sono pronte a mettere a disposizione dell’Assessore regionale della salute tutte le loro potenzialità, le risorse umane e tecnologiche per contribuire all’abbattimento delle liste d’attesa ed offrire un servizio di qualità ai pazienti in tempi ragionevoli. Tutte le nostre strutture, infatti, sono dotate anche di ambulatori specialistici esterni che, insieme agli altri, pubblici e privati, possono fare rete e rispondere in maniera esaustiva alla domanda di salute dei siciliani, e non solo. Basterebbe soltanto allocare le risorse necessarie in quelle strutture che possono prontamente offrire le prestazioni che servono al sistema per rispondere, con immediatezza, alle esigenze dei pazienti”.
La campagna Aiop: i numeri
Con la campagna #ospedalesicuro l’Aiop Sicilia ha coinvolto tutti i mezzi di informazione, dai giornali alle tv e alle radio sino ai siti web e ai social, per illustrare i contenuti della propria mission in Sanità e i passi compiuti per rendere sempre più sicuri i servizi sanitari e offrire, al contempo, un contributo allo smaltimento delle liste d’attesa. Avvisi, spot e messaggi multimediali hanno scandito nelle ultime settimane i processi di informazione e comunicazione in Sicilia, nella consapevolezza di rendere un ulteriore servizio ai cittadini all’insegna della trasparenza. Strumenti finalizzati ad orientarsi nel complesso mondo della Sanità e a incentivare la ripresa delle attività sanitarie in sicurezza, coerentemente alle indicazioni della Regione siciliana. In tal modo si è voluto dare l’opportunità ai pazienti di tornare a curarsi in serenità, onde impedire l’aggravamento di alcune patologie, così come è già avvenuto nel periodo di sospensione.
Sulla piattaforma Facebook la pagina Aiop Sicilia ha raggiunto un totale di 58.927 utenti, 41.404 interazioni con le sponsorizzate e 803 click sul post. La sezione video ha raggiunto una copertura di 31.288 utenti. La promozione della pagina ha invece avuto una copertura di 25.280 utenti. La grafica ha raggiunto una copertura di 5378 utenti. Numeri ai quali vanno aggiunti decine di migliaia di lettori dei quotidiani e di ascoltatori delle tv e delle radio locali.
Aiop Sicilia ha, altresì, concesso il patrocinio al libro realizzato da “La Repubblica” con i racconti degli scrittori siciliani dedicati alla pandemia, in distribuzione in questi giorni. Un’iniziativa editoriale di grande spessore culturale, strettamente connessa ai temi della Sanità, alla quale l’Associazione italiana ospedalità privata ha aderito con entusiasmo, convinta che la cultura e le idee siano fondamentali per il progresso e lo sviluppo dell’umanità e possano dare un contributo ad una crescita complessiva della società sempre più consapevole.
Rinnovo Ccnl Aiop
In questo difficile periodo, l’Aiop sta affrontando un altro tema estremamente delicato ed importante che riguarda il rinnovo contrattuale Aiop del personale non medico dipendente. In verità la competenza è della sede nazionale, guidata dal presidente dottoressa Barbara Cittadini, che si sta occupando della problematica già dall’anno passato, considerato che l’argomento del rinnovo, dopo 12 anni, non appare più procrastinabile. Dopo una lunga ed intensa trattativa nazionale, che ha ottenuto dei risultati importanti in termini di modifiche legislative e di accordi in Conferenza Stato Regioni, presupposti indispensabili per proseguire la trattativa, all’inizio di quest’anno, quando sembrava fossimo ad un passo dalla conclusione, purtroppo, la sospensione di tutte le attività ci ha fermato.
Adesso però la trattativa è ripresa e si è passati già alla sottoscrizione, con le organizzazioni sindacali, di una pre intesa, che, anche se rappresenta un altro passo importante verso la conclusione della vicenda, non è ancora l’ultimo atto. Infatti, dopo le ulteriori rassicurazioni, a livello nazionale, date dal ministro Speranza, dall’assessore Bonaccini e dal presidente Icardi, sulla conferma dell’accordo fatto in Conferenza Stato-Regioni, secondo il quale le regioni devono sostenere il 50% dei maggiori costi contrattuali con risorse reali che, dunque, devono essere attribuite dalle regioni attraverso un contestuale incremento di budget e di tariffe, adesso il lavoro decisivo passa alle regioni. Ciascuna regione, infatti, attraverso gli accordi regionali con Aiop, dovrà impegnarsi affinché le modalità di trasferimento del 50% delle risorse necessarie (che peraltro provengono dallo Stato che ha incremento il fondo destinato al comparto privato del 2%), venga effettuato con incremento contestuale di budget e tariffe, peraltro in Sicilia fermi dal 2006.
L’Aiop è pronta a fare la propria parte per i propri lavoratori, che rappresentano per tutte le aziende una risorsa preziosa, ed è pronta a mettere sul tavolo il proprio 50% dei maggiori costi contrattuali, anche se con sacrificio, considerato che le strutture vengono fuori da un periodo non troppo florido e molto complesso dal punto di vista finanziario. Adesso, dunque, tocca alle regioni esprimersi.
“Siamo certi – afferma Marco Ferlazzo – che il nostro assessore regionale della salute, con la sua sensibilità, competenza e capacità, si adopererà affinché la Sicilia contribuisca ad una positiva conclusione delle trattative contrattuali nazionali, nell’interesse delle migliaia di lavoratori che attendono una risposta. Al riguardo, su nostra espressa e formale richiesta, siamo stati convocati dall’assessore Razza per la prossima settimana ed auspichiamo di potere pervenire ad un accordo sereno e definitivo, nei termini convenuti in Conferenza Stato regioni, nell’interesse esclusivo dei lavoratori”.