Anche gli ospedali privati in prima linea contro il Coronavirus - QdS

Anche gli ospedali privati in prima linea contro il Coronavirus

redazione

Anche gli ospedali privati in prima linea contro il Coronavirus

venerdì 28 Febbraio 2020

Parla il presidente di Aiop Sicilia, Marco Ferlazzo: “Contributo attivo per la lotta alla diffusione del contagio”

Anche gli ospedali privati siciliani si sono attrezzati per fronteggiare l’allarme Coronavirus. “In questo delicato momento di particolare tensione e preoccupazione che vive il nostro Paese, anche gli ospedali privati accreditati, in quanto componente di diritto privato del Servizio sanitario regionale, stanno dando il loro contributo per la lotta alla diffusione del contagio da Covid, più noto come coronavirus” afferma il presidente regionale dell’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop), Marco Ferlazzo.

“Le nostre strutture – prosegue – sia attraverso gli ambulatori che con i loro reparti di degenza, nei quali annualmente passano migliaia di pazienti, hanno tempestivamente messo in atto tutte quelle misure necessarie per prevenire e ridurre la diffusione del virus a tutela dei cittadini, attuando scrupolosamente le direttive nazionali e regionali che sono state emanate, sino a oggi, dalle autorità a ciò preposte e che sono in costante aggiornamento. In quest’ottica, oltre a tutte le misure che già si adottano nei nostri ospedali per la lotta alle infezioni ospedaliere e alla sindrome influenzale stagionale, sono state assunte ulteriori precauzioni per i pazienti e per gli oltre 7 mila operatori sanitari che, quotidianamente, con dedizione e professionalità, si mettono a servizio dei pazienti all’interno dei nostri ospedali. Abbiamo, infine, ritenuto utile, a supporto delle misure già prese, divulgare, attraverso le nostre strutture, quelle semplici regole di igiene che vanno rispettate dai cittadini, onde prevenire la diffusione di virus e batteri. Riteniamo, infatti, che soltanto con un’azione sinergica ed attenta di tutti gli operatori del settore sanitario, pubblico e privato, e con una larga diffusione dei comportamenti corretti da parte dei cittadini, si potrà dare una risposta efficace a questo momento emergenziale, che ci vede tutti coinvolti e partecipi a tutela della salute pubblica”.

In Sicilia, sul fronte della prevenzione, l’Aiop è da sempre in prima linea. In autunno gli ospedali privati si sono fatti promotori di una campagna per le vaccinazioni contro l’influenza, che costituisce un serio problema di sanità pubblica. Nella consapevolezza di dovere pianificare per tempo interventi preventivi a tutela della popolazione, attraverso una programmazione anticipata e concertata delle campagne vaccinali stagionali, l’Aiop è intervenuta pensato per sensibilizzare il personale sull’argomento, ritenendo assolutamente utile e opportuno che il personale sanitario e parasanitario degli ospedali privati debba vaccinarsi al fine di evitare, il più possibile, di esporre i pazienti al contagio, e, dunque, a tutela della salute pubblica.

In Sicilia Aiop rappresenta 54 strutture accreditate con 4.362 posti letto e 6.000 unità di forza lavoro tutte regolarmente contrattualizzate. Ben presto, con l’ingresso delle strutture territoriali Rsa, l’Aiop Sicilia aumenterà la propria compagine e dunque la propria capacità rappresentativa. Le strutture private accreditate fanno parte, ai sensi di tutta la normativa vigente, della rete ospedaliera pubblica regionale. Nel 2016, hanno erogato 190.510 prestazioni ospedaliere tutte soggette a controllo, nei diversi setting assistenziali (ordinario, Day Hospital e Day service), che rappresentano il 23,4% del totale delle prestazioni ospedaliere erogate in Sicilia (prestazioni totali 814.285, fonte Prod).

A fronte di una produzione complessiva di prestazioni ospedaliere pari a 505 milioni di euro di fatturato, le case di cura hanno avuto riconosciuto la somma di euro 471 milioni, che rappresenta il tetto di spesa invalicabile, stabilito annualmente dalla Regione, peraltro, cristallizzato da ormai dieci anni. Pertanto, l’ospedalità privata, nonostante eroghi il 23,4% del totale delle prestazioni ospedaliere dell’intera Sicilia, incide solo per il 12% sul totale della spesa regionale. Inoltre, le case di cura assicurano anche, alle 389.000 impegnative raccolte nel 2017 presso le proprie strutture ambulatoriali accreditate, ben 1.066.000 prestazioni ambulatoriali ai cittadini siciliani.

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