Economia

Pa: Federcontribuenti, per 84% imprenditori burocrazia è freno

”E’ dalla Unità di Italia che si parla della riforma della burocrazia, dal 1990 ci sono state in Italia varie riforme della Pa, la prima, la più importante la riforma Cassese, che introduce i concetti di efficienza ed efficacia, per passare alle varie riforme legate al nome di Bassanini che introducono la devolution, la sussidiarietà (legata alla più grande svendita o liberalizzazione del patrimonio pubblico) e aprono il fronte alla riforma del Titolo quinto della Costituzione, con un impianto che ha creato la più grande confusione e sovrapposizione di competenze tra il Centro e la Periferia, per arrivare alla riforma Madia e alla riforma Brunetta. Malgrado tutto questo impegno la burocrazia Italiana è ancora il grande problema di questo paese e questo perché spesso si affronta con vere e proprie ”piroette burocratiche”. E’ quanto si legge in uno studio di Federcontribuenti che sarà presentato nei prossimi giorni a Roma.

“Fino a 125 controlli l’anno”

“In un anno una azienda di piccole/medie dimensioni può subire 125 controlli da 20 enti diversi. In totale il sistema burocratico in Italia ha 136.000 norme e ci costa circa 70 miliardi di euro” sottolinea Federcontribuenti. Il maggiore imputato, sottolinea infine Federcontribuenti è ”lo Stato /per il 27% dei cittadini, seguito dai Comuni (17%), dall’Inps (11%) e dalla Agenzia delle Entrate (10%). E l’84% degli imprenditori ritiene la burocrazia un freno allo sviluppo economico. Questa carenza è assolutamente drammatica in previsione della realizzazione dei progetti legati al recovery plan, per la maggior parte progetti interdisciplinari e innovativi” conclude Federcontribuenti.