Catania

PalaTupparello, la proprietà passa al Comune. Sul tavolo c’è l’ipotesi di un bando pubblico

ACIREALE – “La vicenda del Palatuparello è emblematica di come spesso il Comune di Acireale sia stato sfruttato affinché altri guadagnassero”. Stefano Alì, sindaco di Acireale, la questione la chiuderebbe così. Ma le polemiche sul futuro incerto del PalaTupparello sembrano voler tener ancora banco tra le vie cittadine.

Il palasport di Acireale, legato a una ingarbugliata vicenda che dura da decenni, sembra essere sommerso dai debiti. Teatro di mille concerti, il PalaTupparello è stato gestito per trent’anni dalla Pallavolo Catania. La società sportiva ha costruito il palazzetto tramite i fondi dell’Irfis, ma dall’affidamento al 2002, anno del suo fallimento, buona parte del mutuo concesso non è stato pagato, generando un debito che fino a oggi ammonta a otto milioni di euro. Una massa passiva, dunque, a cui si aggiunge un milione di euro contestato dalla Multisport per spese straordinarie. Oggi, scaduti i trent’anni, il Comune torna a essere possessore della struttura, ma anche di tutti i debiti non coperti durante la gestione precedente.

“Il primo passo da compiere – sostiene il primo cittadino – è entrare pienamente in possesso del bene. Oggi la curatela, per come stabilito dal giudice, ci consegnerà l’immobile di cui verificheremo lo stato e provvederemo con gli interventi necessari”.

Dal 1998 a gestire il Palazzetto è stata la Multisport, mentre, dopo il fallimento della Pallavolo Catania, la gestione del patrimonio è passata al curatore fallimentare. Ma il Comune e la società non sono gli unici soggetti coinvolti. A questi si aggiunge Irfis. L’intermediario finanziario, con socio unico la Regione Siciliana, come detto, ha contribuito all’erogazione dei fondi per la costruzione.

“Su questa vicenda – spiega il sindaco Alì – c’è un primo contenzioso che ci ha visto soccombere in appello. Essendo entrambe pubbliche amministrazioni avevamo chiesto al giudice di nominare un perito che definisse il valore. Nell’udienza di fine maggio il giudice non ha acconsentito e lo scorso 14 giugno abbiamo mandato una comunicazione cazione all’Irfis in cui proponevamo una transazione tramite l’utilizzo di una Legge regionale che prevede, proprio per queste situazioni in cui è un privato a fallire, il pagamento della sola quota restante del mutuo. Che all’atto della richiesta fatta a suo tempo dal comune era di circa 3 milioni e mezzo. Siamo in attesa di una risposta”.

Ma non basta. Nel tentativo di ripianare le morosità passate, l’Amministrazione ha individuato la soluzione nella stipula di un bando destinato ai privati che vorranno gestirlo. Ma non c’è ancora nulla di sicuro. Bisogna attendere gli esiti dell’incontro odierno per conoscere modalità e termini della gara. Del resto “tutti gli avvocati consultati hanno sostenuto che la prosecuzione del rapporto con la Multisport non sarebbe stato possibile non essendoci stato presentato dalla curatela alcun contratto attivo”, spiega Alì. Ad accogliere con entusiasmo la proposta dell’Amministrazione acese è il manager Nuccio La Ferlita. “Se ci fosse un bando pubblico – spiega – per la gestione del Palasport, si dovrebbe auspicare che desse possibilità ad una gestione trasparente e moderna della struttura”.

Ma, al contempo, non risparmia critiche alla precedente gestione. “In questi anni – sostiene Nuccio La Ferlita – il Palasport è stato gestito, senza alcuna assegnazione ufficiale, da un unico soggetto privato, limitando l’uso ai soli concerti musicali o teatrali”.