PALERMO – Il centrodestra ha siglato l’accordo sulla candidatura unitaria di Roberto Lagalla a sindaco. L’accelerazione alle trattative è arrivata negli ultimi giorni dopo lo strappo di Fratelli d’Italia, che aveva deciso di ritirare Carolina Varchi per appoggiare l’ex rettore dell’Ateneo del capoluogo contro il candidato di Lega e Forza Italia Francesco Cascio.
Poi la svolta, dopo una trattativa fiume: alla fine l’ex presidente dell’Ars ha accettato di farsi da parte a favore di Lagalla, che a questo punto sarà sostenuto dall’intero centrodestra. Al suo fianco, altra novità delle ultime ore, non dovrebbe più esserci Italia Viva: a Radio Leopolda Matteo Renzi ha sottolineato di non voler far parte della coalizione di centrodestra a Palermo, a differenza di quanto accaduto a Genova e Verona. Un annuncio che deve aver spiazzato i candidati renziani al Consiglio comunale, che hanno già distribuito (anche sui social) manifesti e santini con tanto di scritta in bella mostra “Lagalla sindaco”.
Ad annunciare la convergenza sull’ex esponente del governo regionale è stata una nota dei berluscones: “Forza Italia – si legge – ha fatto una scelta di generosità e buonsenso, mettendo da parte l’interesse personale, per consentire al centrodestra di tornare vincente e ai cittadini di Palermo di voltare finalmente pagina rispetto a questi troppi anni di degrado. Forza Italia, che pure è il primo partito della coalizione in Sicilia, ha chiesto a Francesco Cascio di rinunciare alla sua candidatura a sindaco della città di Palermo e sosterrà il progetto di Roberto Lagalla. Lo ringraziamo per il suo senso di responsabilità, quello stesso per cui, da 25 anni a questa parte, Forza Italia lavora, come ha fatto oggi ancora una volta, per tenere unita la coalizione”.
Anche la Lega naturalmente sarà della partita: “Il sostegno unitario del centrodestra alla candidatura di Roberto Lagalla a sindaco di Palermo – ha scritto su Facebook Nino Minardo, segretario in Sicilia della Lega-Prima l’Italia – conferma oggi la responsabilità di tutti i partiti della coalizione. Siamo riusciti a mettere da parte personalismi e risentimenti per il bene della città. Il mio auspicio di ritrovare compattezza, serenità e voglia di fare buona politica si è concretizzato. Lega Sicilia-Prima l’Italia sosterrà il professore Lagalla con impegno e convinzione, con la prospettiva di lasciarsi velocemente alle spalle l’ultima stagione fallimentare nel governo di Palermo e ridare presto lustro, dinamismo e opportunità di crescita al capoluogo siciliano”.
Nessun cenno, almeno per ora, alla carica di vice sindaco né alla partita della successione di Nello Musumeci, che per mesi ha tenuto banco fino al rischio scissione con FdI. A margine dell’inaugurazione del nuovo cruise terminal del porto del capoluogo, il governatore uscente si è detto “felicissimo di questo accordo. La nostra forza politica ha fatto la scelta, fin dal primo momento, sul mio ex assessore Lagalla e mi fa piacere che la prova del governo efficiente oggi consenta a un pezzo importante del mio governo di poter diventare sindaco di questa città. Adesso si punta alle Comunali. Cerchiamo di vincere l’Amministrazione del governo della città e poi penseremo a completare le liste per le Regionali”.
Sorrisi anche per Lorenzo Cesa, segretario nazionale dell’Udc, tra i primi a puntare su Lagalla: “Esprimiamo sincero apprezzamento per l’atto di generosità di Francesco Cascio, è una scelta di grande responsabilità. Ringrazio sentitamente Forza Italia che ha dichiarato pubblicamente di sostenere il progetto di Lagalla. La coalizione di centrodestra ne esce rafforzata. Lagalla, candidato che l’Udc ha supportato sin da subito, è la persona giusta per Palermo e siamo estremamente soddisfatti dell’accordo che sta maturando con tutte le forze della nostra coalizione. Lo abbiamo detto sin da subito. Compiremo ogni sforzo possibile per non disperdere il patrimonio del centrodestra”.
Il primo grattacapo per l’ex rettore, come accennato, è il probabile addio di Italia Viva, che soltanto dieci giorni fa aveva rinunciato a presentarsi con il proprio simbolo e un candidato indipendente (Davide Faraone) per aggregarsi al ticket con FdI e la Nuova Dc di Totò Cuffaro. Peccato che ieri sia arrivato l’improvviso dietrofront di Renzi: “Noi non sosterremo il centrodestra unito a Palermo – ha detto a Radio Leopolda – e se Lagalla sarà il candidato del centrodestra non avrà l’appoggio di Italia Viva”.
Per l’ex premier Palermo è un caso diverso da Genova e Verona: “A Genova c’è un’operazione politica molto seria, c’è un sindaco che ha lavorato bene e ha rimesso in piedi il ponte. Dall’altra parte c’è la sinistra che si allea con chi diceva ‘no’ alla Gronda e agli investimenti sulle infrastrutture. Da un lato c’è un civico competente e dall’altro ci sono i grillini. Stiamo con Bucci a testa alta”. Stesso ragionamento su Verona: “Difendo molto la scelta di Tosi, una candidatura contro il centrodestra. Può andare al ballottaggio e vincerlo. Tosi ha fatto benissimo il sindaco, è stato uno dei migliori sindaci d’Italia”.
A Palermo, invece, “se su Lagalla si ricostruirà il centrodestra, noi non ci saremo. Le candidature civiche sono un conto, ma se si ricostruirà il centrodestra, anche attorno al nome di una persona perbene come Lagalla, noi non saremo in quella coalizione. Questo deve essere molto chiaro”. Poche ore dopo l’ufficialità: che faranno adesso i renziani di Sicilia?