Palermo

Palermo, l’allarme Cisl: “La città è una polveriera pronta a esplodere”

“Il disagio sociale e abitativo, i rincari delle bollette che stanno riducendo in povertà i cittadini e ponendo le basi di fallimenti per gli esercenti, la crescente microcriminalità con aggressioni e rapine in pieno centro che creano un clima di paura fra tanti lavoratori, gli episodi accaduti nelle ultime settimane che evidenziano una tensione sociale elevata e pericolosa e, in ultimo, anche gli attacchi simboli antimafia che rappresentano uno sfregio a un continuo impegno contro Cosa nostra. Bisogna agire ora, non possiamo stare con il fiato sospeso fino al 25 settembre”. Questo è il commento di Cisl sulla situazione a Palermo, descritta come una “città polveriera”.

Ecco le dichiarazioni del segretario generale Cisl Palermo-Trapani, Leonardo La Piana.

Palermo “città polveriera”, La Piana: “Serve terapia d’urto”

“C’è una polveriera pronta a esplodere nella nostra città. Bisogna dare risposte subito soprattutto nei quartieri più isolati. Serve il giusto equilibrio fra obiettivi di breve e lungo periodo, una programmazione certa con step successivi frutto di una visione della città e non di soluzioni tampone scollegate fra loro”, spiega il rappresentante sindacale.

Cisl chiede un intervento immediato e concreto dell’amministrazione comunale. “L’amministrazione comunale di Palermo, sulle questioni di sua competenza, deve battere un colpo. Il risultato elettorale ha affidato a questa amministrazione comunale la forza e il peso politico adeguato per lavorare in serenità. Come Cisl ribadiamo la disponibilità a dialogare subito e attendiamo un incontro con il Comune. Sappiamo che la nuova Amministrazione ha ereditato una situazione complessa ma questa richiede immediati atti di discontinuità, a partire da un’operazione verità sulle reali condizioni economico-finanziarie del Comune”.

Tanti secondo Cisl gli argomenti da affrontare: dalla sicurezza (tema, tra l’altro, messo in risalto dal sindaco Lagalla non molti giorni fa e ribadito dopo l’aggressione ai danni due dipendenti Amat) alla povertà, dall’emergenza abitativa all’economia.

Immagine di repertorio