Si è tenuta oggi, a Palermo, la visita della “Commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di sicurezza e sullo stato di degrado delle città e delle loro periferie” presieduta da Alessandro Battilocchio, deputato di Forza Italia. Una giornata molto articolata che ha visto la delegazione, composta dal presidente Alessandro Battilocchio, dai vicepresidenti Marco Perissa e Daniela Ruffino e dai commissari Antonino Iaria e Vito De Palma, visitare nella mattinata la scuola che, nel quartiere Brancaccio, porta il nome di don Pino Puglisi, scuola più volte vandalizzata.
La commissione, poi, ha partecipato a un momento di raccoglimento pubblico nella piazzetta Beato Padre Pino Puglisi, là è stato ucciso il parroco del quartiere, e ha visitato la casa-museo. La tappa successiva è stata la cittadella dei poveri fondata dal missionario laico Biagio Conte, morto il 12 gennaio 2023, che proprio oggi avrebbe compiuto 61 anni. A margine della vista il presidente Battilocchio ha annunciato che “l’istituto dedicato al beato Pino Puglisi sarà coinvolto nella prossima edizione del premio Strega giovani”.
Nell’occasione don Maurizio Francoforte, parroco della chiesa di Brancaccio che fu di Padre Puglisi, ha dichiarato “Siamo stanchi delle parole. Siamo abituati ai tanti che vengono qua soprattutto per l’anniversario dell’omicidio di padre Pino Puglisi e in sedici anni in cui sono parroco ho sentito tanti impegni verbali. Quasi mai, però, abbiamo visto quei fatti necessari per far crescere Brancaccio e i suoi abitanti come voleva don Pino”.
Francofonte, molto polemico contro le visite dei politici che a suo giudizio non portano ad alcun risultato, ha continuato dichiarando che “C’è tanta gente che si dà da fare nel nostro quartiere. Ma Brancaccio passa solo per la spazzatura, gli attentati e la mafia. Invece in tanti a Brancaccio vorrebbero vivere in un quartiere pulito. È da una settimana che non raccolgono la spazzatura. È bastata la presenza della commissione per ripulire il quartiere. Se serve, inviteremo altre personalità. Nel nostro quartiere c’è chi vuole fare la differenziata e non ci è consentito. Siamo stufi di vedere Brancaccio dipinto solo in un modo, sempre con gli stessi stereotipi”.
Al termine, la Commissione si è recata a Villa Niscemi, dove ha incontrato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla, gli assessori alla Rigenerazione urbana, alle Opere pubbliche, all’Istruzione, all’Emergenza abitativa, all’Ambiente e il Presidente del Consiglio comunale. In questo contesto è stata effettuata un’audizione.
A tal proposito il sindaco Lagalla ha dichiarato che si è trattato di “un momento di confronto costruttivo e interessante sulle iniziative che l’amministrazione comunale sta portando avanti in favore dei quartieri periferici della città. Grazie all’approvazione dei bilanci del Comune, l’Ente sta finanziando e intende investire nuove risorse sulle periferie. In particolare è stato fatto il punto sugli investimenti che hanno riguardato l’edilizia scolastica, la manutenzione dell’edilizia residenziale pubblica, le politiche sociali, che punteranno alla realizzazione di centri di aggregazione per giovani, adulti e anziani e le azioni che puntano ad elevare i livelli di sicurezza degli assi viari e del decoro di queste aree. Siamo soddisfatti dell’attenzione che i parlamentari hanno voluto rivolgere alla nostra città, convinti che il miglioramento delle condizioni delle periferie e il potenziamento dei servizi che vengono erogati nel territorio passino dalla sinergia e dal supporto delle istituzioni a livello nazionale agli enti locali”.
Successivamente la Commissione ha raggiunto la Prefettura dove ha incontrato e audito il Prefetto, dott. Massimo Mariani, il Questore, dott. Vito Calvino, il comandante provinciale dei Carabinieri generale Luciano Magrini e il comandante provinciale della Guardia di Finanza generale Domenico Napolitano. A margine dell’audizione, il presidente Battilocchio ha dichiarato alla stampa che “la tappa di Palermo fa parte di un più ampio programma di viste che hanno già visto la nostra presenza a Roma, Napoli, Bari, Catania e Genova. Si tratta di sopralluoghi esterni necessari per verificare lo stato delle periferie. Gli incontri di oggi sono stati particolarmente proficui e ci hanno permesso materiale prezioso per il nostro lavoro. La nostra commissione si pone un triplice obiettivo: analisi e approfondimento dello stato delle periferie, realizzare proposte da presentare al Parlamento e dare il segnale della presenza dello Stato nei territori”.
“Si tratta – ha proseguito Battilocchio – di un’azione che si sposta sui territori. Dall’incontro con il sindaco Lagalla ho avuto la sensazione che Palermo sia una città in cammino, in movimento. In questa città in corso una progettualità integrata per la riqualificazione delle periferie, una vera e propria azione di sistema. Palermo è un vero e proprio mosaico, dal punto di vista sociale e urbano. Un luogo in cui il concetto di periferia è mutato (vedi la definizione di periferia-urbana per il quartiere Ballarò-Albergheria, ndr). L’attenzione per le periferie è stata posta dal Governo al centro dell’agenda di interventi perché il gap che fino ad ora c’è stato tra quello definito centro e i quartieri più fisicamente lontani si azzeri”.
“Nelle periferie italiane, in generale, si riscontrano criticità e inevitabili problemi di sicurezza. Le informazioni – ha concluso Battilocchio – che oggi abbiamo avuto ci hanno permesso di comprendere che la Prefettura e le forze dell’ordine stanno operando di concerto per far sì che queste problematiche siano risolte”. “Va tenuto conto – ha dichiarato il commissario Iaria – dell’evoluzione della criminalità organizzata che oggi opera con una diffusione non più verticistica ma più ramificata sul territorio. Per questo saranno necessarie nuove forme di contrasto che tenga conto di questa differenza”.
“Nel decreto sicurezza che vedrà l’approvazione in Parlamento nei prossimi giorni – ha dichiarato il commissario De Palma – è previsto il potenziamento del numero degli addetti della Polizia locale anche per Palermo e ciò permetterà di affrontare al meglio il problema della sicurezza”. Nel tardo pomeriggio la commissione ha incontrato le associazioni dello Zen, dopo un sopralluogo per raccogliere le istanze dei cittadini residenti nell’area ai margini della città, particolarmente complessa, e per ribadire la presenza dello Stato. Domattina si terrà un presidio istituzionale della commissione sul luogo della strage di Capaci del 23 maggio 1992, quella in cui persero la vita il dotto Giovanni Falcone, la dottoressa Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro.
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