Sindacati sul piede di guerra per quanto accaduto ieri sera all’aeroporto Falcone-Borsellino di Palermo dove le forti raffiche di vento hanno determinato il crollo della parete che delimita l’area di cantiere dei lavori in corso al terminal partenze.
Un evento che “dato il grande afflusso di persone, poteva avere conseguenze ben peggiori” sottolinea la Cisl che si chiede “come sia possibile che il vento possa far crollare una paratia esterna che dovrebbe essere adeguata e solida per affrontare questi eventi”.
“Attendiamo di conoscere dalle verifiche in corso l’esatta dinamica, le cause del crollo e le eventuali responsabilità – affermano – come ribadiamo sempre la sicurezza deve essere prioritaria per i lavoratori dello scalo e per i passeggeri. Una struttura come l’aeroporto dovrebbe essere pronta, adeguata ed attrezzata ad affrontare la forza del vento anche per la sua posizione geografica in una zona di grandi raffiche”.
“Questo episodio – sottolinea il segretario generale Cisl Palermo Trapani, La Piana – è accaduto proprio ieri, quando in occasione della Giornata delle vittime del dovere abbiamo commemorato tutti coloro che sono morti a causa degli incidenti sul lavoro e in cui abbiamo ribadito quanto la cultura della prevenzione debba stare alla base della tutela della vita dei lavoratori in ogni luogo”.
“Non vogliamo fare polemica o strumentalizzare quanto successo e che per pura fortuna non ha provocato danni anche alle persone – afferma Gianluca Colombino, segretario generale Legea Cisal, primo sindacato dello scalo di Punta Raisi – ma da ieri sera riceviamo segnalazione da parte del personale e dei passeggeri e chiediamo ai vertici della Gesap, ma anche di Gh, Aviapartner, Enav e Enac, di riflettere su quanto accaduto.
Il prossimo weekend avremo 164 movimenti tra arrivi e partenze e bisogna rinforzare il personale, anche ricorrendo agli stagionali. Il tema della sicurezza deve tornare centrale per i lavoratori e i passeggeri e su questo non transigeremo”.