E’ arrivata la richiesta d’archiviazione per Leoluca Orlando, ormai ex sindaco di Palermo, e altre 19 persone, fra ex assessori, dirigenti e capi area, in merito all’indagine sui presunti falsi dei bilanci del Comune.
Dopo due avvisi di conclusione delle indagini, nei giorni scorsi, la stessa Procura di Palermo ha comunicato l’intenzione di chiudere il caso: spetterà adesso al gip Ermelinda Marfia la decisione finale.
Nell’impianto accusatorio, i falsi riguarderebbero i numeri delle entrate e delle uscite poi inserite nei bilanci approvati negli anni 2016, 2017, 2018 e 2019. Dopo un’attenta valutazione e un giro di interrogatori sarebbero emersi importanti discrasie nei conti senza dolo.
I dati considerati falsi sarebbero stati inseriti nelle proposte di delibera della giunta comunale di approvazione dello schema di bilancio di previsione. Dall’ufficio condono edilizio al settore bilancio e tributi, dal settore politiche abitative alle risorse patrimoniali: questi gli ambiti che sarebbero stati oggetto di “falso”. Al centro dell’inchiesta anche alcune direttive del sindaco Orlando e le certificazioni sui pareggi di bilancio. Ed ancora i debiti del comune verso Rap che sarebbero stati indicati in maniera nettamente inferiore a quello reali.
La Procura chiede l’archiviazione per Luciano Abbonato, Carmela Agnello, Cosimo Aiello, Marcello Barbaro, Bohuslav Basile, Leonardo Brucato, Roberto D’Agostino, Salvatore Di Trapani, Giovanni Carlo Galvano, Antonino Gentile, Mario Li Castri, Marco Mazzurco, Antonino Mineo, Luigi Mortillaro, Leoluca Orlando, Sebastiano Orlando, Sergio Pollicita, Paolo Porretto, Stefano Puleo, Daniela Rimedio. Ancora prima era stata chiesta l’archiviazione per Lucetta Accordino, Paola Di Trapani, Gabriele Marchese e Vincenzo Messina.
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