Palermo

La Ztl anche di notte a Palermo

PALERMO – Si è svolto nel fine settimana un vertice di maggioranza sulla Ztl notturna. Il sindaco Leoluca Orlando vorrebbe far partire la sperimentazione già prima delle feste natalizie, ma la maggioranza in Consiglio comunale nicchia perché preferirebbe un passaggio in Aula. Il primo cittadino però è pronto a tirare dritto con un’ordinanza di proprio pugno: l’obiettivo è istituirla già per la prima (o al massimo la seconda) settimana di dicembre.

Inizialmente ci si limiterebbe al venerdì e al sabato sera, ma gli uffici stanno ancora lavorando su limitazioni e fasce orarie, magari con un potenziamento delle corse degli autobus. A invocare la Ztl notturna sono specialmente i residenti del centro storico, per i quali spesso la movida del fine settimana si trasforma in un vero incubo tra parcheggi selvaggi, musica ad alto volume fino a notte fonda, rifiuti di ogni genere e comportamenti molesti. “Da mesi – ha assicurato il presidente della I Circoscrizione di Palermo, Massimo Castiglia – discutiamo con residenti e commercianti del Centro storico sulla possibilità di limitare il traffico veicolare privato nelle ore notturne e abbiamo certezza che ci sarà un riscontro positivo alla proposta della Giunta di sperimentare la Ztl il venerdì e il sabato notte. È un’esigenza del territorio che potrà favorire un patto di collaborazione tra residenti e operatori economici, nell’ottica di favorire la vivibilità del centro storico”.

“Il Consiglio della I Circoscrizione – ha aggiunto – nei prossimi giorni organizzerà un’assemblea pubblica col sindaco e con la Giunta per favorire il dialogo, per verificare il merito della proposta e per accogliere suggerimenti utili per migliorare il provvedimento”.

Tra i banchi degli orlandiani, però, ancora una volta non c’è uniformità di giudizio e mentre Sinistra Comune sprona il sindaco a premere sull’acceleratore, altri non vedono di buon occhio l’eventualità di una prova di forza da parte del sindaco: l’ordinanza di fatto scavalcherebbe Sala delle Lapidi. “La limitazione del traffico veicolare nelle ore notturne – hanno detto i consiglieri di Sc – è una necessità della città, un’esigenza rappresentata da residenti e molti commercianti che contribuirà a qualificare la vita notturna di Palermo. L’Amministrazione comunale vada avanti ascoltando tutti ma continuando a perseguire una visione di città che, grazie alle pedonalizzazioni e alla Ztl, è migliore rispetto a qualche anno fa. A maggior ragione se la necessità di limitare le automobili di notte è stata rappresentata anche dalla Prefettura, a seguito delle riunioni del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza”.

“Se qualcuno continua a pensare – hanno aggiunto da Sinistra Comune – che solo le automobili facciano bene al commercio e le vuole riportare su via Maqueda e sul Cassaro abbia il coraggio di dirlo esplicitamente, senza trincerarsi dietro cavilli o interpretazioni fantasiose delle leggi”.

Poi la critica ai colleghi della maggioranza: “La politica deve avere il coraggio delle scelte e appare alquanto strano che, davanti a un Consiglio comunale immobile, si giochi ad inseguire la giunta che si sta assumendo le responsabilità di attuare il programma del sindaco. Il presidente Totò Orlando faccia valere la sua autorevolezza per stabilire il calendario dei lavori del Consiglio comunale al fine di mettere in discussione atti importanti per la vita della città”.

“Per quanto possa condividere l’istituzione della Ztl per garantire la salute dei cittadini – ha replicato Massimo Giaconia, consigliere di Palermo 2022 – non condivido il metodo con cui si intende procedere. È necessario un processo di condivisione con la maggioranza, con tutto il Consiglio e con la città e nel rispetto delle norme, soprattutto la legge n.3 del 2016, con la quale si obbligano i Comuni a dotarsi di un regolamento della Ztl. Inoltre, è necessario aggiornare il Pgtu e il piano delle pedonalizzazioni delle aeree urbane: questi passaggi metterebbero in sicurezza i provvedimenti in essere e quelli futuri”.

“Tutto dipende dal sindaco – ha concluso Giaconia – e io spero che non proceda con l’ordinanza ma che vada avanti attraverso la condivisione e i dovuti passaggi in Consiglio comunale che ha competenza su questi temi, che rientrano tra le prerogative del Consiglio e non della Giunta”. Per il consigliere, senza concertazione il rischio è di “fare implodere l’attività del Consiglio comunale”.