Palermo

Mercato dell’Albergheria a una svolta, già pubblicato l’avviso per la gestione

PALERMO – Il mercato dell’usato e del libero scambio all’Albergheria entra nella fase operativa. Il Comune ha infatti pubblicato sul proprio sito istituzionale un avviso esplorativo per trovare un’azienda o un ente disposto a organizzare e gestire il mercato e tutte le attività collaterali in via sperimentale per sei mesi. Le domande di partecipazione dovranno arrivare sul tavolo dell’ufficio di Gabinetto del sindaco entro il 25 novembre a mezzogiorno.

Sarà il soggetto gestore a indicare gli iscritti che potranno regolarmente partecipare alle attività di vendita e scambio, purché non si tratti di “titolari di autorizzazioni per l’esercizio del commercio in sede fissa o su aree pubbliche” oppure “artigiani che vendono i propri prodotti in forma imprenditoriale o professionale”. Artigiani, restauratori e collezionisti potranno eventualmente partecipare al mercato ma solo e soltanto se non svolgono questa attività come principale e se riceveranno regolare autorizzazione dall’ente gestore prescelto. Ad artigiani e commercianti professionisti potrebbe eventualmente essere assegnata una quota temporanea comunque non superiore al 5% degli stalli previsti ma l’Amministrazione sottolinea che l’obiettivo principale non è creare una sorta di centro commerciale naturale ma “riconoscere la dignità di lavoratori a coloro che hanno svolto l’attività di venditori in condizioni di irregolarità a causa del bisogno” per fornire “una risposta concreta alla condizione di estrema povertà, marginalità e vulnerabilità” del quartiere.

Non a caso saranno coinvolti “in misura maggioritaria soggetti che già operano nel mercato”, cioè abitanti perlopiù del quartiere – uno dei più poveri di Palermo – che da anni si arrabattano alla meno peggio vendendo quello che riescono a trovare per strada o rovistando nei cassonetti (al netto, naturalmente, di chi delinque e di tutti i blitz e le operazioni congiunte delle forze dell’ordine che hanno sequestrato negli anni animali in condizioni precarie, specie protette, refurtiva ricettata, merce pericolosa e alimenti avariati). Sarà di conseguenza proibita la vendita di generi alimentari, animali vivi sia esotici sia da fattoria sia da compagnia, merce contraffatta o di provenienza illecita ed armi.

I “commercianti” fai-da-te saranno suddivisi in due categorie: “operatori non professionali mobilieri” e “operatori non professionali di oggettistica varia”. Della merce saranno responsabili direttamente i venditori, iscritti in un apposito “Libro degli associati”, con tanto di graduatoria (anche sulla base dell’anzianità della partecipazione al mercatino irregolare), eventuale turnazione, tesserino di iscrizione e scheda di assegnazione. Il soggetto gestore del mercato non dovrà soltanto cooperare e fungere da tramite tra l’amministrazione e i venditori ma dovrà anche occuparsi delle attività di servizio (promozione e comunicazione, pulizia e piano per la sicurezza) e raccogliere il canone versato dai venditori per coprire l’occupazione del suolo pubblico, l’assegnazione del singolo stallo, i costi di organizzazione e la tassa sui rifiuti.

Il mercato sarà collocato tra via del Ritiro di San Pietro, via Verga, via Grasso, piazza Colajanni, via Avolio e via San Francesco Saverio. L’assegnazione degli stalli – per evitare “appropriazioni” del suolo pubblico come a volte accadeva e accade nella versione irregolare del mercato – sarà giornaliera ma il soggetto gestore potrà concedere assegnazioni per due o più giorni.

Gli stalli saranno trecento in tutto di cui (come detto, solo il 5% ai commercianti professionisti) e saranno grandi tre metri per due per l’oggettistica e quattro metri per quattro per i mobili con uno spazio di almeno mezzo metro tra uno stallo e l’altro. Gli stalli per i mobilieri dovranno essere accorpati nella stessa area. Il loro allestimento dovrà essere effettuato tra le 6,30 e le 7,30, la rimozione tra mezzogiorno e le due del pomeriggio, dunque il mercato si svolgerà tra le 7,30 e le 14 dal martedì alla domenica e i venditori non potranno occupare lo stallo di notte e presentarsi alla propria postazione prima delle 6 del mattino. Naturalmente non sarà possibile “sconfinare” dai limiti del proprio stallo dentro proprietà private o sfruttare per la vendita gli arredi urbani e la segnaletica. La vigilanza sarà affidata alla Polizia Municipale.