Fatti

Palermo, morta a 91 anni Simona Mafai, icona della Sinistra

Scompare una figura storica della sinistra siciliana.

E’ morta Simona Mafai, per molto tempo dirigente del Pci, senatrice, capogruppo al consiglio comunale, ma anche intellettuale impegnata e protagonista di battaglie civili nel movimento femminile.

Aveva 91 anni e nei giorni scorsi era stata colpita da un ictus mentre lavorava al pc.

Nata a Roma, figlia dei pittori Mario Mafai e Antonietta Raphaël, sorella della giornalista e scrittrice Miriam e di Giulia, con le sorelle era stata espulsa dalla scuola pubblica dopo le leggi razziali del 1938.

Ricopiò i Quaderni dal carcere di Antonio Gramsci prima di assumere incarichi nel partito.

Quindi l’incontro con Pancrazio De Pasquale, che sposò nel 1952 e dal quale ebbe due figlie, e il trasferimento prima a Messina e poi a Palermo.

In Sicilia era stata protagonista delle lotte per il divorzio e l’aborto.

Nel 1976 era stata eletta al Senato, dove rimase fino al 1979.

L’anno dopo era passata al Consiglio comunale di Palermo e, come capogruppo del Pci, aveva lanciato una campagna sui grandi appalti del Comune culminata con il rinvio a giudizio e la condanna di Vito Ciancimino.

Chiusa l’esperienza nel Consiglio comunale e lasciato il Pci, l’impegno di Simona Mafai era continuato come componente del direttivo dell’Associazione donne siciliane per la lotta contro la mafia, come fondatrice e collaboratrice della rivista Mezzocielo.