Cronaca

Palermo, paziente morto in ospedale: sospeso il risarcimento alla famiglia

La Corte d’appello di Palermo ha sospeso l’esecutività di una sentenza di condanna verso l’Azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia-Cervello dal calibro di oltre 900.000 euro.

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Nel maggio del 2024, infatti, l’Azienda ospedaliera era stata condannata per un risarcimento da oltre un milione di euro verso la famiglia – nel dettaglio moglie e figli – di un paziente morto nel maggio del 2017 dopo un intervento di colecistectomia, effettuato appena due giorni prima del decesso.

Palermo, morì in ospedale. Sospeso il risarcimento per la famiglia

A riguardo, il personale medico-sanitario è stato assolto in sede penale e, a questo punto, l’Azienda ospedaliera ha proposto appello contro la sentenza. In attesa del giudizio – con la prima sentenza in programma per il prossimo 22 novembre – è stata chiesta e ottenuta la sospensione dell’efficacia esecutiva impugnata. Inoltre, la Corte d’appello di Palermo ha anche sospeso la condanna alle spese di lite, per una somma di oltre 27.000 euro.

L’intervento dell’avvocato

Come spiegato dall’avvocato dell’Azienda ospedaliera, Girolamo Rubino: “Il decesso non è imputabile all’ospedale il cui personale medico-sanitario ha agito secondo protocolli, come peraltro è stato accertato in sede penale”.