PALERMO – Meno carte e risposte veloci all’utenza. È quello che si aspettano i cittadini con il via libera del Consiglio comunale al rinnovo del contratto con la partecipata Sispi. L’accordo con la società che progetta e realizza soluzioni tecnologiche per la trasformazione digitale dei processi amministrativi è stato rinnovato per una durata di nove anni.
“L’approvazione del contratto di servizio di Sispi – hanno dichiarato i capigruppo Domenico Bonanno (Dc), Dario Chinnici (Lavoriamo per Palermo), Giuseppe Milazzo (FdI), Ottavio Zacco (FI) e Sabrina Figuccia (Lega) – rappresenta l’ennesimo impegno mantenuto con la città e con i lavoratori da parte di questa maggioranza e di questa Amministrazione. Garantiamo la stabilità dell’azienda e dei lavoratori, oltre che una chiara visione rivolta al futuro e, con l’estensione della durata del contratto a nove anni, confermiamo la volontà del Consiglio comunale di voler investire sul futuro della società confermando ancora una volta la centralità di questa partecipata nella prospettiva di rilancio del Comune”.
Piano di riequilibrio e personale sono le acque che agitano il rapporto con la Sispi, questioni sollevate nei giorni scorsi dai lavoratori con scioperi e mobilitazioni.
A sostenerlo sono i consiglieri Massimo Giaconia, Mariangela Di Gangi e Alberto Mangano (Progetto Palermo): “Abbiamo provato, come sempre, a dare il nostro contributo per migliorare il contratto di servizio di Sispi – hanno affermato – ma siamo solo in parte soddisfatti, per via del recepimento da parte dell’Aula di un nostro emendamento approvato che prevede il prolungamento del contratto di servizio da sei a nove anni, un risultato che riteniamo importante non solo perché consente all’azienda di immaginare strategie di sviluppo a lunga durata, ma soprattutto perché sancisce la pubblicità del servizio per i prossimi nove anni, mettendo al riparo questa partecipata da possibili tentativi di privatizzazione”.
“Non possiamo, però, non esprimere il nostro rammarico – hanno aggiunto – per il mancato accoglimento della nostra proposta di emendare il contratto di servizio al fine di escludere dall’impatto delle restrizioni dovute al Piano di riequilibrio la contrattazione di secondo livello che l’azienda può sostenere grazie a finanziamenti che non arrivano dal Comune di Palermo. Se fosse passato il nostro emendamento, infatti, il lavoro straordinario, che oltre a essere un’opportunità per i lavoratori e le lavoratrici, è indispensabile per migliorare la performance dell’azienda, sarebbe stato liberato dalla scure del piano di riequilibrio che riguarda gli impegni assunti dal Comune con lo Stato, ma che non capiamo perché debba essere riferito anche a quelle risorse che Sispi riesce a intercettare autonomamente”.
Soddisfazione parziale per l’approvazione del contratto anche da parte del capogruppo del Pd, Rosario Arcoleo: “Come sempre abbiamo dato il nostro contributo per migliorare il contratto di servizio di Sispi. Siamo solo all’inizio, a nostro avviso c’è ancora tanto lavoro da fare”.
E ha aggiunto: “Il recepimento del nostro emendamento sull’estensione del contratto a nove anni consente all’azienda di lavorare su strategie di sviluppo a lungo termine, ma soprattutto assicura un servizio pubblico, mettendo al riparo la partecipata da tentativi di privatizzazione del servizio, così da garantire tutti i lavoratori”.
La Sispi, società per azioni, nacque nel 1988 su iniziativa del Comune di Palermo, che oggi è azionista unico. L’obiettivo iniziale era quello di progettare, realizzare e gestire il sistema informatico e telematico del Comune. Negli anni la Sispi ha però ampliato l’attività con la realizzazione di soluzioni tecnologicamente innovative e complesse nell’ambito dell’Agenda Palermo Digitale. La società ha attualmente 99 dipendenti.
“Negli anni – ha affermato Concetta Amella, consigliere comunale del Movimento 5 stelle e componente della III Commissione consiliare Aziende partecipate – il personale è sceso da 120 alle attuali 99 unità a causa dei pensionamenti. È con amarezza che accogliamo l’approvazione del nuovo contratto di servizio di Sispi, che al netto della durata di nove anni non valorizza le legittime aspirazioni dell’azienda e delle sfide che dovrà affrontare nel contesto della transizione digitale”.
Per Amella quello licenziato “è un atto che inibisce il riconoscimento delle mansioni del personale e blocca le assunzioni. Lo dimostra la bocciatura del nostro odg che impegna il sindaco, la Giunta e la governance della Sispi a dare immediata esecuzione all’iter procedurale per il reclutamento di risorse professionali per il triennio 2022-2024”.
“Senza nuove assunzioni e con il suo attuale organico – ha detto Amella – si rischia di continuare a esternalizzare le attività, alimentando così il sottobosco delle aziende fornitrici di servizi come già sta avvenendo anche nelle altre aziende partecipate del Comune. Difatti una privatizzazione surrettizia. In questo modo il livello di qualità ed efficienza dei servizi è destinato ad abbassarsi sempre di più e a lasciare Palermo inchiodata nelle ultime posizioni delle classifiche sulla qualità della vita”.
“Il divieto di assunzioni e progressioni verticali – ha concluso la consigliera – pregiudica il futuro e la sicurezza aziendale. Giova ricordare il grave rischio per il Comune e per i dati a causa del famoso attacco hacker del giugno 2022”.