Palermo

Palermo, decisioni su uffici, rifiuti, trasporti e mercati

PALERMO – La Giunta comunale si è riunita per via telematica al fine di adottare alcuni provvedimenti legati alla gestione dell’emergenza e al contrasto alla diffusione del contagio da Covid-19.

Come prima decisione, l’Amministrazione ha deciso di avviare il lavoro a distanza per i dipendenti e disporre una riduzione della presenza negli uffici. “A seguito di un incontro coordinato dal vice sindaco e assessore al Personale Fabio Giambrone e dall’assessore all’innovazione Paolo Petralia, la Giunta ha preso atto del piano preparato, che prevede diversi interventi per ridurre la presenza di dipendenti all’interno degli uffici comunali. In particolare, il piano prevede che: per le prossime sei settimane almeno mille dipendenti per ogni settimana dovranno obbligatoriamente fruire delle ferie residue maturate nel 2019; da lunedì, circa 2.200 dipendenti avviino la transizione verso il lavoro a distanza dalla propria abitazione. Si tratta di quella parte dei dipendenti per i quali l’accesso al Pc è considerato come parte integrante e principale del proprio lavoro. A questi si aggiungeranno circa 250 altri dipendenti che avranno inoltre accesso da remoto, e con protocolli di sicurezza potenziati rispetto agli altri, agli applicativi interni dell’Amministrazione, che richiedono livelli di protezione maggiore. Si tratta in particolare di coloro che gestiscono flussi informatici di particolare delicatezza, per esempio quelli legati all’emissione dei mandati di pagamento”.

“In questo modo – hanno precisato il sindaco e l’assessore Giambrone – riusciremo a rispettare il dettato del Governo nazionale che impone di non chiudere gli uffici, concentrando l’attenzione su quelli in questo momento essenziali. Allo stesso tempo permetteremo ai dipendenti di continuare a lavorare senza le preoccupazioni che questa situazione sta determinando in molti. Un grosso ringraziamento va alla Sispi, che pur operando essa stessa a ranghi ridotti per le proprie misure di protezione dei lavoratori, sta svolgendo un importante intervento a settore dell’Amministrazione”.

Per quanto riguarda Rap, l’azienda che gestisce i servizi ambientali sul territorio urbano, la Giunta ha poi affrontato il tema tenendo conto anche delle indicazioni a livello nazionale per tutti i gestori di servizi legati ai rifiuti. Si è preso atto del fatto che sono stati avviati interventi d’igienizzazione delle sedi stradali e si è disposto che questi procedano e vengano potenziati, a cominciare dalle aree limitrofe agli ospedali. Si è ricevuta rassicurazione circa i prodotti utilizzati, largamente impiegati nel settore specifico e conformi per l’utilizzo in ambiente urbano.

“Circa i servizi ordinari – hanno sottolineato dal Comune – si è deciso di ridurre l’apertura dei Ccr, Centri comunali di raccolta, mantenendo aperti dal lunedì al venerdì soltanto quello di via Oreto (dalle 7 alle 13) e di viale de Picciotti (dalle 13 alle 17). Proseguiranno regolarmente, invece, il ritiro domiciliare degli ingombranti e la derattizzazione mentre si procederà a un potenziamento della igienizzazione dei cassonetti”.

Per quanto riguarda la mobilità, dopo la sospensione della Ztl a seguito della riduzione del traffico pedonale e considerando che gli spostamenti personali consentiti devono essere effettivamente motivati, la Giunta ha deciso di sospendere anche le aree pedonali vigenti nel fine settimana in via Libertà e via Ruggero Settimo. “Anche con l’obiettivo – ha spiegato Orlando – di scoraggiare le persone dall’uscire di casa”.

Inoltre, la Giunta ha chiesto all’Amat di redigere un piano di rimodulazione delle corse in modo da garantire maggiore disponibilità di mezzi lì dove e negli orari in cui è prevedibile maggiore affollamento, “anche se – ha tenuto a precisare ancora una volta il primo cittadino – la cosa migliore per chi non sia costretto a uscire è rimane in casa e proteggere sé stessi e gli altri”.

Infine, l’Esecutivo comunale ha assunto decisioni rigide per quello che riguarda i mercati, in attuazione del Dpcm dell’11/3/2020. Stop, dunque, ai mercati settimanali itineranti, mentre per quanto riguarda le aree di Ballarò, Capo, via Montalbo e Vucciria, è stato ribadito che possono proseguire quelle attività commerciali la cui tipologia rientra negli allegati 1 e 2 del Dpcm citato, purché le attività si svolgano unicamente all’interno delle botteghe e nel rispetto delle norme igienico-sanitarie-comportamentali previste”.

“Per quanto concerne infine i due mercati generali comunali – hanno concluso dal Comune – l’ittico e l’ortofrutticolo, gli uffici coordinati dal Capo di Gabinetto stanno verificando anche con i concessionari le possibilità di mantenimento dell’apertura in ottemperanza al Dpcm, sia sotto il profilo della regolamentazione degli accessi sia sotto il profilo della garanzia di non sovraffollamento degli spazi”.



Proteste da parte dei titolari delle attività cui le Forze dell’Ordine hanno imposto la chiusura

PALERMO – Momenti di tensione si sono registrati ieri nel corso delle operazioni delle Forze dell’Ordine che hanno imposto la chiusura alle tante bancarelle dei mercati storici della città rimaste aperte in violazione del Dpcm dell’11/3/2020 e contro le indicazioni del Comune. Aperti, infatti, anche secondo le disposizioni dell’Amministrazione, solo i negozianti che hanno una bottega all’interno della quale è possibile fare acquisti.

Due proprietari di bancarelle all’aperto hanno infatti protestato con veemenza e soltanto l’arrivo di altri familiari e degli operai della Rap, che hanno caricato la merce esposta, ha fatto rientrare la protesta. “Non è possibile – ha detto uno dei commercianti – che queste decisioni vengano prese senza avvisarci preventivamente. Noi siamo andati regolarmente al mercato ortofrutticolo a rifornirci, che cosa ne facciamo adesso di questa merce già acquistata e che marcirà in pochi giorni?”.

Tanti anche i clienti che si erano recati al mercato per fare la spesa e che sono stati allontanati dalle Forze dell’ordine. Niente bancarelle, dunque, fino a nuove disposizioni.

Controlli per fare rispettare l’ordinanza in numerose zone del capoluogo siciliano, dove nonostante i divieti dell’Amministrazione comunale sono state montate anche le tradizionali bancarelle.



Leoluca Orlando: “Non si possono tollerare comportamenti pericolosi”

PALERMO – “Chi viola il Dpcm per il contrasto al Coronavirus non soltanto compie un reato penale, ma soprattutto attenta alla salute pubblica, prima di tutto a quella propria e delle persone vicine”. Lo ha detto il sindaco Leoluca Orlando commentando le operazioni che hanno visto impegnati agenti di Polizia municipale e Polizia di Stato e militari dei Carabinieri nei mercati di Ballarò, Capo e via Montalbo col supporto della Rap per smontare le bancarelle esterne.

“Non vorremmo ricorrere a mezzi estremi – ha concluso Orlando – e confidiamo nella collaborazione dei cittadini e dei commercianti, ma deve essere chiaro che non si possono tollerare comportamenti pericolosi per tutti. Comprendo le difficoltà di chi è costretto a interrompere le attività, ma la salute viene prima di tutto e confidiamo nel fatto che il Governo nazionale, col sostegno dell’Europa, troverà gli strumenti necessari per sostenere l’economia e il reddito delle famiglie”.